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Toni Servillo: “Gli infiniti problemi di Napoli alimentano una creatività che non si ferma mai”

Intervista a Repubblica: “Per un artista là dove il conflitto è acuto e la vita pulsa c’è più nutrimento rispetto a dove tutto scorre noiosamente”

Toni Servillo: “Gli infiniti problemi di Napoli alimentano una creatività che non si ferma mai”

Alla Mostra di Venezia, tra i napoletani presenti, c’è anche Toni Servillo con “5 è il numero perfetto.

E’ la storia di un ex sicario, Peppino Lo Cicero (interpretato da Servillo) che, nella Napoli degli anni Settanta, è costretto a tornare in azione per vendetta. Accanto a lui, Valeria Golino e Carlo Buccirosso.

Oggi Repubblica dedica a Servillo un’intervista in cui, oltre ad alcuni dettagli del film, ci sono anche diverse dichiarazioni su Napoli.

E’ da anni che alla Mostra sono in concorso film su Napoli e il Sud. Quest’anno, su tre film italiani in concorso, due sono firmati da napoletani.

“Napoli è una città con un’infinità di problemi e contraddizioni che però alimentano una creatività che non si ferma mai. E una tradizione enorme nelle arti sceniche, ma anche in letteratura, musica e poesia. Per un artista là dove il conflitto è acuto e la vita pulsa c’è più nutrimento rispetto a dove tutto scorre noiosamente».

In “5 è il numero perfetto” la Napoli rappresentata è quella degli anni Settanta.

“Ho vissuto il finire dei Settanta a teatro, in una Napoli più capace di conservare le tradizioni e nutrirsene, in cui più difficilmente arriva la modernità che omologa. Ho fatto in tempo a vedere certi fenomeni epigonali della grande sceneggiata a cui Igort fa riferimento con Totò o’ macellaro, Carlo Buccirosso, lo stesso Lo Cicero. Oltre che la bellezza delle immagini e la fotografia, del film mi piace la qualità umana dei personaggi che si esprime con un napoletano antico che guarda a Eduardo e Viviani. Peppino (il protagonista, ndr) segue le regole d’onore, ma con una certa eleganza interiore napoletana e parla con quella lingua teatrale dove la precisione del significato si porta dietro anche l’emozione di un sentimento”.

Infine su Mario Martone, che porta a Venezia “Il sindaco del rione Sanità”:

“Mario e la compagnia Nesta, che è importante a Napoli perché porta il teatro nelle zone difficili, hanno dato una lettura contemporanea e riuscitissima del testo. Con Martone prepariamo un film sulla figura di Eduardo Scarpetta, padre dei tre De Filippo. Gireremo il prossimo anno e sarà bellissimo tornare a lavorare con lui e su con questo grande personaggio del teatro italiano”.

 

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