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Omicidio Diabolik, ultras in subbuglio. La Digos teme per il derby Lazio-Roma

Il timore è che in occasione della partita si possano riunire a Roma vari gruppi ultras di tutta Italia e che si verifichino pericolose alleanze tra le due tifoserie contro le istituzioni

Omicidio Diabolik, ultras in subbuglio. La Digos teme per il derby Lazio-Roma

Dopo l’omicidio di Fabrizio Piscitelli, meglio noto come Diabolik, del 7 agosto scorso, il mondo degli ultras sembra essere in subbuglio. Tanto da mettere a rischio le prime due giornate di Serie A.

Le forze dell’ordine temono soprattutto ripercussioni sull’ordine pubblico in occasione del derby Lazio-Roma del 1 settembre.

La Questura ha vietato le esequie pubbliche per il capo ultrà della Lazio e fondatore del gruppo degli Irriducibili. Ha ingaggiato un vero e proprio braccio di ferro con la sua famiglia.

La tensione è altissima

Anche se in queste ore si sta cercando di raggiungere una mediazione, la tensione resta altissima. La Digos teme che in occasione del derby si possano riunire a Roma vari gruppi ultras di tutta Italia.

Scrive Il Fatto Quotidiano:

“Gli Irriducibili, infatti, sono fra le tifoserie italiane che più di ogni altra nel corso degli ultimi tre decenni ha intrecciato amicizie e connessioni in tutta Europa. E anche con i (presunti) rivali giallorossi ci sono ormai da tempo patti di “non belligeranza”, oltre a singole amicizie trasversali in nome dell’appartenenza politica di dichiarato stampo fascista”.

La Digos teme disordini già in occasione di Roma-Genoa e Sampdoria-Lazio di domenica 25 agosto. Poi al derby romano.

Si decide la prossima settimana

La prossima settimana è in programma una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza proprio per discutere questo tema. Si pensa anche ad un possibile anticipo alle 15 del derby. Vengono invece smentite ipotesi che prevedano che la partita si svolga a porte chiuse. O che venga addirittura rinviata.

Del resto, è già capitato in passato che gli ultras di Lazio e Roma si alleassero occasionalmente. Come nel giorno della morte del tifoso laziale Gabriele Sandri, nel 2007 per il colpo di pistola sparato dall’agente della Polstrada Luigi Spaccarotella. E, da allora, è capitato altre volte che le due tifoserie si alleassero contro le istituzioni.

Il rischio che vengano coinvolte altre tifoserie

C’è anche il rischio che il sodalizio non riguardi solo le due squadre romane ma raggiunga confini più vasti.

“La panchina del parco dove è stato ucciso Diabolik, infatti, è divenuta una sorta di mausoleo alla memoria del capo ultrà. Con cuscini fiori e sciarpe provenienti da tutta Europa. Esponenti delle tifoserie amiche di West Ham, Inter, Verona, Chieti, Triestina e Levski Sofia erano a Roma il 13 agosto per i funerali, poi rinviati. Ma altri omaggi sono arrivati da tifosi, come i Nuclei armati bianconeri della Juventus. E due corone, messe in evidenza, riportano la firma dei gruppi politici di estrema destra, Forza Nuova, cui gli Irriducibili sono legati a doppio filo. E Casapound, che vede al suo interno la prevalenza di tifosi della Roma”.

Anche uno dei gruppi ultras più estremi della curva della Juventus, i Viking Juve 1986 ha manifestato la sua vicinanza alla famiglia di Diabolik.

Una situazione che rischia di esplodere.

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