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Libero: il sindaco di Ercolano, per risolvere la questione rifiuti, invoca la Madonna

“Pregare è sempre meglio che lavorare. Basterebbe un sindaco bravo che spingesse a scendere in strada a ripulire la città ridotta ad una discarica guardata con schifo dal Vesuvio”

Libero: il sindaco di Ercolano, per risolvere la questione rifiuti, invoca la Madonna

Su Libero, oggi, finisce la questione rifiuti campana. O meglio, quelli di Ercolano. E l’appello del sindaco della città, Ciro Buonajuto, alla Madonna affinché fornisca un aiuto miracoloso al problema.

Il quotidiano racconta che, a Ferragosto, il sindaco Buonajuto (che chiama “Don Ciro”, come “al Sud si appellano i notabili”) si è rivolto proprio alla Madonna perché risolva i problemi di spazzatura che Ercolano si porta dietro da anni. Il quotidiano ne riporta le parole:

“Voglio rivolgere una preghiera alla nostra patrona, l’Assunta. Che ci aiuti a sconfiggere un male che colpisce e attanaglia la città da decenni: con Lei sconfiggeremo il problema dei rifiuti. Viva la nostra città di Ercolano, viva la Madonna Assunta”.

E i cittadini hanno applaudito.

Scrive il quotidiano:

“Che dire? Pregare è sempre meglio che lavorare? Forse non funziona così. Forse il miracolo sarebbe che nascesse un po’ di civismo, perché è vero che a Lourdes è attestato il prodigio della ricrescita di una gamba amputata, ma non si è ancora sentito che dal nulla compaia un termovalorizzatore”.

Ercolano ha 53mila abitanti ed è celebre in tutto il mondo per i suoi scavi archeologici. Per i preziosi reperti tirati fuori dalle ceneri dell’eruzione del Vesuvio che li avevano seppelliti. Eppure, oggi, la città, patrimonio dell’Unesco, è sepolta dai rifiuti, il suo favoloso patrimonio coincide con una discarica.

“Il paragone è brutto, ma è meno pericoloso il Vesuvio, il quale guarda giù lo schifo, e Deo gratias non soffre di vomito, e pensa bene di non sciupare la sua bella lava disinfettante”.

Il sindaco, scrive Libero, ha preso il posto del parroco. Non ha chiesto aiuto alle autorità civili, ma si è rivolto al cielo. Del resto,

“L’Assunta è o non è la patrona di questa bellissima città? Che si prenda le sue responsabilità. Il primo cittadino di Ercolano deve aver scambiato il patronato con la controfirma sulle cambiali, ma non funziona così. Hai voluto la bicicletta di sindaco? Pedala”.

Il sindaco Buonajuto è stato eletto nel 2015 come appartenente al Pd,

“proprio il partito che si è scandalizzato per l’uso dei segni religiosi da parte di Salvini”.

Dopo che il video della sua “omelia” ha fatto il giro del web, il sindaco si è giustificato spiegando

“di essersi rivolto alla patrona un po’ per fede, ma soprattutto perché era l’unico modo per comunicare alla comunità la tragedia che la sta ammazzando. Altro che la lava e i lapilli dell’antica eruzione che la sommerse con Pompei, qui il magma non è rosso di fuoco ma nero di cacca”.

Ma Ercolano “se la sta cercando”, scrive Libero. Alle elezioni politiche del 2018 ha dato la maggioranza assoluta al Movimento Cinque Stelle, che degli inceneritori non vuole nemmeno sentire parlare.

“E così deve muoversi la Madonna, visto che Maometto Di Maio è irremovibile”.

Buonajuto è membro della direzione nazionale del Pd. Sarebbe nella condizione di poter chiedere aiuto al governatore della Regione Campania De Luca, appartenente allo stesso partito,

“che a Salerno ha sistemato la questione con piglio da sceriffo più che da sagrestano”.

Invece il “sindaco mariano” si rivolge alla Madonna, imitando Salvini, che, però, almeno “si è finora limitato alla piazza, non si è ancora posto dietro i candelieri”.

Piuttosto che organizzare una squadra di giovani che portino via i rifiuti e inventarsi dei “sistemi di decenza civica”, si accontenta di invocare la Madonna.

“Ercolano fu fondata, dice la leggenda, da Ercole. L’eroe ha fatto le sue famose sette fatiche, ma non è che vanno a sconto dalla fatica di vivere degli ercolanesi. Magari l’ottava se la potrebbero sobbarcare guidati dal sindaco loro medesimi, beninteso dopo la processione. Ora et labora”.

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