Sarri ha lasciato la squadra libera di sentirsi a suo agio. Ha vinto ma non come avrebbe voluto. Nemmeno il Napoli è ancora la squadra che vuole diventare. Sabato sarà una sfida di nervi
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La formazione messa in campo da Sarri contro il Parma è stato un modo per non rischiare e anche una prova di maturità, scrive Claudio Savelli su Libero.
Alla prima giornata, il tecnico, tenuto lontano dalla polmonite,
“non ha preteso: ha lasciato che la squadra si sentisse a suo agio. Anche in questo si vede la sua crescita personale, ha imparato a gestirsi, quindi a gestire”.
Anche il fatto di aver lasciato Ronaldo libero di giocare è un segnale di maturità dell’allenatore. Non è solito per Sarri “liberare del tutto un giocatore dagli schemi”, ma ha avuto ragione, perché il portoghese ha tirato sei volte, tante.
La Juve vince come
“sapeva fare, non ancora come vorrebbe Sarri”.
Vince anche il Napoli, con combinazioni offensive tratte dal manuale, pur concedendo molto alla Fiorentina.
“Nemmeno il Napoli è la squadra che vuole diventare, qualitativa ma anche solida, ma ormai sa cosa deve fare una grande a inizio anno, ovvero vincere usando la mente più che il gioco. Il precoce scontro scudetto di sabato prossimo sarà quindi una sfida di nervi, prima che di tecnica e di tattica”.