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L’effetto Doppler sul calciomercato del Napoli

Più un calciatore si avvicina al Napoli, più aumentano le critiche. Quando comincia ad allontanarsi, si trasforma in un campione di cui è impossibile fare a meno

L’effetto Doppler sul calciomercato del Napoli

L’effetto Doppler è quel fenomeno fisico per cui noi sentiamo il suono della sirena di un ambulanza o il fischio di un treno che si avvicina sempre più acuto man mano che la distanza si riduce e, appena ci ha superato, sempre più grave. Questo fenomeno accade anche per le onde luminose (il cosiddetto “spostamento verso il rosso”) ed esistono formule matematiche che spiegano e calcolano tale effetto. La rappresentazione più semplice e comprensibile è, però, quella della barca a remi che avanza su uno specchio d’acqua tranquillo. La barca produrrà una serie di onde concentriche che saranno più ravvicinate tra di loro davanti alla prua della barca e più distanziate, l’una dall’altra, dietro la poppa. Vale a dire che, in uno stesso tempo, ad esempio, di 10 secondi, davanti alla prua si contano più onde, perché più ravvicinate, quindi più frequenti, di quelle che si contano, nello stesso tempo, dietro la barca, perché più lontane l’una dall’altra, cioè più rade, meno frequenti. Lo stesso concetto di frequenza applicato al suono, ci dirà, quindi, che le onde sonore che precedono l’ambulanza o il treno che si avvicina a noi hanno una frequenza maggiore, quindi producono un suono più acuto di quelle che seguono l’ambulanza o il treno che si allontana da noi. In tal caso la frequenza delle onde sonore è minore e il suono diviene sempre più basso, o grave, con l’aumentare della distanza tra l’ascoltatore e il mezzo che emette il suono. Il suono in sé, però, è prodotto dall’ambulanza o dal treno con una frequenza uniforme, che non varia nel tempo, ed anche l’ascoltatore, cioè il suo orecchio è lo stesso e non varia, ciò che cambia è la distanza fra ciò che produce il suono e chi lo ascolta.

A questo punto il paziente lettore giunto fin qui si chiederà: “Cosa ci azzecca tutto questo con il Napoli?” Ci azzecca, ci azzecca, almeno, se ci riferiamo al calciomercato e ad un certo modo di essere tifosi. Immaginiamo un giocatore X, non importa il suo ruolo o il suo valore o se sia funzionale o meno al gioco della squadra. Importa solo che un giorno, dopo l’apertura del mercato calcistico, il nome di questo calciatore esca su qualche giornale, cartaceo o “on-line” e sia accostato al Napoli. In quel momento inizia l’effetto Doppler applicato al calcio-mercato del Napoli e vediamo come.

Si sa che le trattative con il nostro Presidente sono lunghe e, quindi, per giorni, settimane se non mesi, sui media si parlerà di quel possibile acquisto, da parte del Napoli, che diventa sempre più possibile, probabile, quasi certo, certissimo ma proprio quando sembra che sia tutto fatto, ecco che iniziano a insorgere dei piccoli problemi, magari solo dei dettagli ma ancora da mettere a punto. Con il passare dei giorni sembra che i problemi si moltiplichino, si ingigantiscano, si intromette nelle trattative anche un’altra società, anzi due se non tre, tutte dotate, per i commendatori sportivi, di maggior appeal e potere economico del Napoli e che rilanciano l’offerta d’acquisto e De Laurentiis, si sa, non partecipa ad aste. Poi compare l’intervista del fruttivendolo dello zio del cugino del calciatore. Costui, negli anni ’70, trovandosi da turista a Napoli, esattamente al rione Forcella, aveva acquistato un’autoradio con meccanismo interno “a mattone” e quindi mette in guardia il calciatore, visto un paio di volte da bambino, che sta per firmare, dissuadendolo dall’andare a vivere a Napoli e allontanandolo, così, ancora di più dal possibile accordo.

A questo punto la squadra che detiene il cartellino del calciatore “gioca al rialzo” chiedendo il 100% in più della cifra iniziale. Si intromette anche il direttore dell’asilo dove il calciatore, a tre anni, aveva tirato i primi calci ad una palla e chiede una percentuale sulla vendita e anche l’agente ci mette del suo, chiedendo un ingaggio maggiore per il suo protetto, di rivedere le percentuali dei diritti d’immagine, il posto sicuro in prima squadra, bonus che scattano ad ogni punto conquistato e ad ogni passaggio effettuato correttamente, un colore della maglietta che meglio si adatti alle nuove meches dei capelli del giocatore, chiedendo per sé, come commissione, solo la reggia di Caserta, parco compreso, e così via. Insomma, da che l’affare era praticamente concluso, con il passare dei giorni esso sembra sfumare sempre di più e con esso il calciatore allontanarsi dal Napoli fino a che si arriva alla conclusione del mercato con un nulla di fatto.

Questi sono gli accadimenti reali ma essi vengono percepiti e commentati in modo originale da molti tifosi di cui, comunque, non si mette assolutamente in dubbio l’amore per la squadra, però, con costoro l’effetto Doppler che si produce è evidentissimo. Fin dal primo giorno in cui il nome di quel calciatore viene diffuso come possibile acquisto da parte del Napoli, iniziano a insorgere dubbi quelle sue qualità. Dubbi che aumentano e s’ingrandiscono via via che l’affare si fa più probabile: “È troppo giovane e non ha cazzimma”, “Non cambia le partite”, “Non aumenta la qualità della squadra”, “Il ruolo è già coperto”, “Era meglio prendere Tizio”,”È troppo difensivo, non aiuta la manovra”, “È troppo offensivo, non copre bene”, “È una scommessa, la solita di ADL per fare plusvalenza”, “Era meglio prendere Caio”, “Ha due mattoni al posto dei piedi”, “È troppo lento”, “Non serve, a quell’età sarebbe già dovuto essere esploso, se valeva qualcosa”, “Se era bravo non lo vendevano”, “Era meglio prendere Sempronio”.

La frequenza e la ferocia delle critiche negative si fa sempre maggiore quanto più l’acquisto sembra certo e il calciatore si avvicina alla maglia azzurra. Poi, come abbiamo visto, qualcosa inizia a non andare più per il verso giusto e, come nel caso dell’ambulanza che supera l’ascoltatore e si allontana con conseguente modifica della percezione del suono, anche i commenti iniziano a modificarsi: “Stiamo perdendo un giocatore che ci serve perché il presidente non vo’ cacciare i soldi”, “Guarda come si perde un calciatore così forte a causa dei diritti d’immagine”, “Abbiamo perso un top player per le troppe clausole dei contratti che Chiavelli pretende che i calciatori firmino”, “Noi sappiamo chi dobbiamo ringraziare per il fatto che l’erede di Messi non sia venuto a Napoli”, “Con quel craque avremmo vinto lo scudetto, ma si sa, il presidente non vuole vincere ma solo partecipare alla Champions League”. In altre parole, quanto più aumentano le probabilità che un calciatore firmi con il Napoli e si avvicini all’azzurro, tanto più scarso esso apparirà a certi tifosi ma, via via che l’acquisto sembra non concretizzarsi e lo stesso calciatore si allontana dalla casacca azzurra, tanto più sembrerà, a quegli stessi tifosi, forte ed irrinunciabile. Il calciatore è lo stesso, i tifosi pure, cambia solo la distanza. Effetto Doppler, appunto.

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