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La Lega Serie A contro la pirateria tv: 1 miliardo di mancato fatturato

Il Sole 24 ore riporta i dati ufficiali: più di 200 milioni di mancati introiti fiscali, quasi 6.000 posti di lavoro a rischio. La campagna contro le frodi informatiche e le altre misure

La Lega Serie A contro la pirateria tv: 1 miliardo di mancato fatturato

La Lega Serie A si mobilita contro la pirateria tv. Nelle prime due giornate di campionato, sui terreni di gioco degli stadi saranno esposti striscioni in sostegno della campagna contro le frodi informatiche. L’hashtag è #stopiracy.

Il Sole 24 ore quantifica i danni procurati al sistema calcistico e sportivo dalla pirateria.

Oltre un miliardo di mancato fatturato nei diversi settori economici, più di 200 milioni di mancati introiti fiscali, quasi 6.000 posti di lavoro a rischio.

Solo l’anno scorso in Italia si sono registrati 22 milioni di atti fraudolenti informatici negli eventi sport live.

La Lega ha diffuso una nota in cui scrive:

“La pirateria audiovisiva è un atto criminale ed è purtroppo una piaga in aumento negli ultimi anni, in particolare in Italia. Considerando che la principale forma di pirateria è quella digitale, e calcolando solo gli users abituali di internet, l’incidenza della pirateria tra gli adulti nel nostro Paese supera il 60%”.

Il presidente Micciché ha spiegato che occorre difendere il calcio da questo attacco criminale e far capire a chi usa decoder illegali che si compie un reato. Perché, come aggiunge l’ad Luigi De Siervo, “continuando così si finirà per distruggere il calcio”.

Non solo campagna di sensibilizzazione. La Lega intende portare avanti anche altre misure più pratiche. Ad esempio la velocizzazione dei tempi di blocco da parte degli Internet Service Provider e degli Hosting di siti e server fuorilegge. Per seguire questa strada si stanno studiando accordi e sinergie con le aziende di telecomunicazioni.

E anche definizione di pene più severe per chi si rende responsabile di violazioni del copyright che arrecano un danno all’intera economia italiana.

I danni sono sintetizzati nel dossier predisposto dalla Lega, riportati dal Sole 24 Ore.

“Solo nel 2018 sono stati accertati 578 milioni atti di pirateria informatica, di cui 22 milioni per eventi sportivi live (+52% sul 2017), mentre sono state 4,7 milioni le persone che hanno dichiarato di aver visto illegalmente contenuti sportivi live. Oltre il 60%degli eventi sportivi live piratati riguardano il calcio, con una conseguente perdita di oltre cinque milioni di fruizioni (+90% rispetto all’anno precedente). E ancora: 5 milioni di persone hanno utilizzato le IPTV per accedere illegalmente a contenuti audiovisivi come film, serie tv, sport e programmi di intrattenimento”.

A causa della pirateria è stato di oltre un miliardo il mancato fatturato nei vari settori economici.

Infine, sul fronte internazionale, la Lega Serie A si è impegnata, insieme alle più importanti Federazioni e Leghe calcistiche, oltre che alla Fifa e alla Uefa, nella battaglia contro beoutQ, piattaforma illegale che pirata contenuti sportivi e di intrattenimento. Ma qui entra in ballo l’imbarazzo provocato dall’Arabia Saudita, di cui abbiamo già scritto in passato.

 

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