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Il tifoso del Napoli durante il calciomercato

C’è l’ottimista, il catastrofico, il social-media. Quando li prende il Napoli, i calciatori diventano brocchi. E c’è quello che conclude sempre: “alla fine ci guadagna sempre il pappone”

Il tifoso del Napoli durante il calciomercato
Koulibaly e Ounas a fine partita ringraziano i tifosi del Napoli (Ssc Napoli)

Le varie tipologie di tifoso

Il tifoso napoletano durante il calciomercato diventa una figura mitologica, metà uomo metà ansia. Si illude, si arravoglia, si esalta, si deprime. Sotto l’ombrellone tra il cocco e il telefonino diventa esperto di finanza, di bilanci, per poi divenire accurato esperto di calcio internazionale. Sanno tutto di tutti, sanno le verità degli amici di amici che hanno saputo da parenti di parenti, e terminano sempre con la stessa frase definitva e perentoria “Poi vedi se non è così!”

Le mogli li guardano, loro le guardano e immaginano Giuntoli con una fetta di mellone a forma di Icardi. C’è un ritrovo sulla battigia, sono tutti là, ci sta quello ottimista che si permette di invitare alla calma e di aspettare, perché poi la squadra non era scarsa e comunque è stata rinforzata; c’è però subito quello che lo attacca, catastrofico, che pensa che persino il Cagliari abbia speso e il pappone no. In un attimo il Napoli si trasforma da protagonista a mediocre, nemmeno le più grandi profezie di Sconcerti strappano un sorriso.

Poi c’è il social-media, quello che prende le notizie da ogni fonte da twitter ad instagram e annuncia in cinque minuti James, Werner, Wanda Nara e Babbo Natale.

Se li prende il Napoli, sono tutti brocchi

Il tempo passa, il mare è solo un pretesto per distrarsi dall’unico pensiero fisso. “Quando viene il ventiquattro?”. Il tifoso del Napoli in estate è bipolare, è agitato, e sfoga su facebook, attacca il presidente, Ancelotti, Starace, e comincia a cambiare idea sui calciatori che prima di firmare per il Napoli reputava dei fenomeni, e così Lozano da crack diventa la solita plusvalenza – che poi non vuol dire niente – Di Lorenzo un falegname, e Manolas un centrale come gli altri. Per non parlare poi di Elmas che è solo un ragazzino prospettico e non pronto per vincere, perché loro hanno anni di corsi a Coverciano alle spalle e dunque ne sanno più di tutti.

Mentre il carrettino delle granite fischia e urla, si inserisce nel discorso quello che – comunque vada – alla fine del mercato il Pappone ci ha guadagnato, e quindi potrebbe anche scambiare Luperto con Neymar, sarà sempre un modo per prendere in giro i tifosi.

Il tifoso del Napoli durante il calciomercato è un individuo da evitare, da isolare, da lasciare in quarantena per studiarlo, analizzarlo, poiché l’unica cosa cui tiene è la polemica, la caccia ai giornalisti (che per carità talvolta ne dicono di sciocchezze) che l’illudono – perché se uno crede ad ogni cosa che legge la colpa è di chi la scrive, no? – e fanno il comodo del pappone. Insomma l’estate per un tifoso del Napoli è traumatica, è piena, è stancante, è maledettamente isterica. Ma sono belli perché sono esattamente pazzi come l’amore per questa maglia.

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