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Il caso Icardi complicato come le trattative per il governo

Divergenze parallele. Trattare, trattare, trattare. Si procede per sfangamento. Mattarella, come De Laurentiis, vorrebbe chiudere la trattativa

Il caso Icardi complicato come le trattative per il governo

Divergenze parallele

Icardi come il governo. Complicato fare squadra. Trattare, trattare, trattare. Si procede per sfiancamento.

Il bebé ex interista vorrebbe tornare a casa, dove la bella Wanda Nara ha i suoi interessi, ma preferisce, se davvero non si può, andare alla Juve e, se proprio anche questo non è fattibile, dirottare su Napoli.

I 5 stelle vorrebbero, tutte o in parte, che niente fosse successo, ma il fatto è successo, e allora si prova col Pd, tutto o in parte, e se pure questo non fosse possibile, c’è sempre pronto un salto mortale triplo per tornare a casa, dove c’è mamma Lega che è sempre disposta ad accogliere e  perdonare.

Salvini vorrebbe stare a casa propria, il Viminale, e comandare da populista incallito umori e ministeri, ma se sotto i suoi occhi le pecorelle smarrite di Grillo si sfaldano perché non sanno che fare, allora vada in solitario per le elezioni anticipate, dove non c’è che da raccogliere il grano miracoloso, seminato su spiagge e piazze ultras.

Il Pd, ovvero Zingaretti, Renzi e altri aspiranti al titolo di capocorrente, vorrebbe (vorrebbe?) una “svolta” che giustificasse un’eventuale alleanza con i 5stelle, ancora in tripudio per lo streaming che fece fuori Bersani. Ma, se anche questa tanto sospirata comunanza di cuori dovesse fallire per la solita congiunzione di astri tra fuoco nemico e amico, non si capirebbe perché il Pd (non il Pds) non si sia sforzato di formare un vero campo riformista e di centrosinistra invece di inseguire populismi e pensiero politico uguale a zero. A ognuno il suo.

Il Presidente della Repubblica e quello del Napoli vorrebbero chiudere La Trattativa (finalmente) e dare l’uno un governo al paese, l’altro Icardi  ai tifosi azzurri. Finirà un giorno questo strazio di politica e calcio-mercato?

A scanso di equivoci, ‘elezioni’ gridano tutti, quelli che le temono e quelli che le adorano. Votare, votare, votare, il mantra di chi non ha altro da dire. Risultato stupefacente. Vedremo Icardi disoccupato, il Napoli senza centravanti e il populismo che viene eletto dal popolo?

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