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Crosetti: Per ora, di Sarri ci sono la tuta e il taccuino. Ancora niente bellezza

Su Repubblica: Ci vorrà tempo per creare la nuova idea di gioco. Per ora si è notata leggerezza difensiva, figlia con ogni probabilità degli schemi da ruminare

Crosetti: Per ora, di Sarri ci sono la tuta e il taccuino. Ancora niente bellezza

“C’è poco di quello che c’era prima (Ronaldo, Dybala, la difesa di ferro) in queste scaglie di nuova Juve, e non c’è quasi nulla di quanto dovrà esserci (il nuovo attacco, la difesa possibilmente ancora di ferro, Sarri)”.

E’ il giudizio che dà Maurizio Crosetti, su Repubblica, della partita di ieri tra Juve e Atletico Madrid, finita con una sconfitta per i bianconeri.

Soprattutto, scrive Crosetti, non c’è ancora “il supremo concetto di bellezza” che ha portato la società a scegliere Sarri, rivoluzionando lo spirito Juventus.

Ci vuole tempo per creare una nuova idea di gioco, soprattutto per Sarri, che deve insegnare i movimenti a una squadra in cui, causa mercato e impegni nazionali, la rosa non è tutta disponibile dal primo minuto. Annoso problema italiano.

“Ci riuscirà, naturalmente, ma non oggi, non domani. Al momento di lui abbiamo la tuta e il taccuino, il resto verrà”.

Certo è che nella sfida contro l’Atletico

“la nuova Juve si è intravista da una fessura, da uno spiraglio. Dai pertugi si è ancora notata leggerezza difensiva, figlia con ogni probabilità degli schemi da ruminare”.

La squadra è stata “friabile e distratta” in difesa, ma “poca cosa” anche a centrocampo, dove non solo manca chiarezza sui titolari, ma anche peso.

Il fulcro del gioco, per Sarri, è Pjanic, come era per Allegri. Ma dovrà essere affiancato da compagni “robusti”, che sappiano anche difendere.

Rabiot (“trampoliere elegante e non certo morbido di cuore”) si è mosso bene. Meno Matuidi. Dipenderà molto da Ramsey, non ancora disponibile, che dovrà dare equilibrio.

In attacco il discorso è diverso. Anche per Sarri, come per Allegri,

“la sostanza dipende dall’estro e dalle capacità personali”.

La Juve deve vendere, è chiaro. Ieri ha messo Higuain in campo come si fa con “una porcellana in vetrina”, che viene esposta col cartellino del prezzo. Ieri, scrive Crosetti, Higuain non è sembrato solo un ex bianconero” ma semplicemente “un ex”.

Ronaldo si è “intorcinato” nel dribbling. Dybala è “un’isola nella corrente” esposto alle vicissitudini del mercato: finché non si chiarirà il suo futuro non sarà possibile neppure valutarlo.

Il più sarrista di tutti è sembrato Douglas Costa, “frizzante e spumoso”.

 

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