Conte si è tolto Icardi dalla tasca e lo ha spento da subito, prima che squillasse sul più bello

Sul Foglio Sportivo, l'elogio della chiarezza di Conte. Uno che ha trasformato persino Candreva: alla fine della partita rideva e nessuno immaginava lo sapesse fare

damascelli

Sul Foglio Sportivo, Alessandro Bonan elogia la chiarezza di Antonio Conte. Quella che il tecnico mette nel gioco, nelle parole e nei rapporti.

L’Inter, scrive,

“si muove come una macchina sull’autostrada chiusa al traffico. Sa che può spingere oltrepassando il limite, senza preoccuparsi della guida degli altri, come se questi, appunto, non ci fossero”.

Una macchina che corre fino a 300 all’ora.

Sulla carreggiata di Conte c’è Icardi, ma Antonio sembra non vederlo nemmeno,

“c’è ma non c’è, un birillo spartitraffico su cui passare sopra senza danni”.

Ha fatto così con tutti, il tecnico.

“Ha provato Perisic e poi l’ha scaricato in due parole – “non è adatto” – come si fa con una fidanzata di mezza estate. Ha scambiato quattro chiacchiere con Nainggolan e l’ha trovato inutile, persino un po’ invecchiato. Ha spiegato a tutti che non si possono guardare le stelle mentre in tasca ti suona il cellulare, perché il rumore, nel silenzio di una notte stellata e senza vento, cambia il verso di un poeta in un’offesa, il sogno in un risveglio. Proprio per questo si è tolto Icardi dalla tasca, e lo ha spento da subito, prima che Icardi squillasse sul più bello”.

Per l’occasione, Conte ha anche rispolverato il sorriso, scrive Bonan, qualcosa di inedito rispetto ai tempi juventini e londinesi, in cui era invece un po’ ingessato. Si è come ammorbidito, anche se ha mantenuto posizioni intransigenti.

La differenza con Spalletti è che nelle parole dell’ex tecnico nerazzurro ti perdevi come in un labirinto, la dialettica a volte si ripiegava su se stessa. Conte, invece, ti fa capire dalla prima parola quello di cui si sta parlando.

“Conte il nemico non lo vede neppure. Guarda davanti, sceglie una strada, ne studia la direzione, e parte in quarta senza preoccuparsi del panorama intorno e neppure di dove lo porterà quel viaggio, convinto com’è che l’avventura lo condurrà comunque a una vittoria”.

Anche l’Inter si è espressa in modo chiaro nel suo gioco, come il suo allenatore. Si è trasformato persino Candreva, autore di cross precisi e di un gol bellissimo. E’ parso persino simpatico, scrive Bonan.

“Al temine della partita rideva, e nessuno immaginava che lo sapesse fare. Forse soltanto Conte a cui interessa scegliere i simpatici, solo quando i simpatici lo fanno divertire”.

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