Sarri deve tagliare sei giocatori: Khedira, Matuidi, Perin, Higuain, Mandzukic e Dybala. Per l’argentino più passa il tempo e più si profila la possibilità dello scambio con Icardi
Il tecnico deve fare fuori sei giocatori: per Khedira e Matuidi non c’è spazio, Perin andrà a Monaco,
Higuain e Mandzukic fanno resistenza ma non resteranno. E Dybala è diventato una plusvalenza.
Su Libero, Fabrizio Biasin mette ordine sugli “epurati di casa Juventus”.
Anche Sarri ha parlato del problema costituito dalla lista Champions, dopo la partita contro l’Atletico Madrid: ci sono sei giocatori da tagliare. La lista europea contempla 25 giocatori soltanto. Qualcuno deve abbandonare la Juve, altri, invece resteranno a disposizione ma non giocheranno in Europa.
Chi sono?
Uno a rischio è Khedira, autore del gol contro l’Atletico. Insieme a lui Matuidi, che nel centrocampo di Allegri era fondamentale.
“Gli arrivi di Ramsey e Rabiot hanno ingolfato quella zona del campo e la Juve ha necessità di abbattere in qualche maniera il corposo monte-ingaggi”.
Poi ci sono Rugani, che pure era un pupillo di Sarri ai tempi dell’Empoli, Perin, che non è riuscito a passare al Benfica ma potrebbe finire al Monaco. Mentre Luca Pellegrini, finito in Piemonte nello scambio che ha portato Spinazzola alla Roma (e una discreta plusvalenza a bilancio), è destinato a tornare a Cagliari.
Il reparto più complesso è quello degli attaccanti.
Higuain è fuori dal progetto ma spera ancora di far cambiare idea al tecnico facendo leva sul contratto che scade nel 2021.
Mandzukic ha detto no al Manchester United e aspetta nuove proposte.
Anche Dybala ha detto no al Manchester (“dev’essere proprio una città invivibile”, scrive Biasin) e anche al Tottenham. Le alternative che gli restano sono il Psg, che la Juve preferirebbe, e l’Inter.
“Con i nerazzurri al momento non c’è in piedi nulla, ma tutti sanno che più passa il tempo più rischia di materializzarsi lo scambio sull’asse Milano-Torino che contempla il passaggio di Icardi in bianconero. L’affare permetterebbe ai due club di sistemare i problemi di campo e, soprattutto, quelli di bilancio (mega plusvalenza e grande felicità generale). L’ostacolo? Il rapporto Marotta-Paratici, al momento ridotto ai minimi termini”.