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Bergomi: “Con le regole di oggi, Maradona farebbe 200 gol”

A La Stampa: “Il Napoli è l’anti-Juve. I bianconeri sono un cantiere aperto, Allegri non avrebbe mai preso gol su lancio di 40 metri. Oggi basta un interventino per essere ammoniti”

Bergomi: “Con le regole di oggi, Maradona farebbe 200 gol”

La Stampa intervista Beppe Bergomi ex bandiera dell’Inter ormai colonna di Sky Sport. Bergomi vede bene il Napoli di Ancelotti che considera il primo rivale della Juve: «Gioco e affidabilità: per ora il Napoli mi convince di più. Sul mercato serve un centravanti o un esterno che faccia gol: arriverà».

Della Juventus dice: «Quando vuoi cambiare Dna e prendi un allenatore come Sarri, che a me piace molto ma all’inizio fa un po’ fatica, rischi. Questo darà un piccolo vantaggio alle altre. Non è un salto nel buio perché i valori tecnici ci sono. Però prendiamo il 2-1 dell’Atletico: lancio da 40 metri, Joao Felix parte alle spalle dei difensori e segna. Con Allegri non sarebbe mai accaduto. Però lo devi mettere in conto, Chiellini e Bonucci dovranno giocare con 30-35 metri alle spalle. Ora la Juve è un cantiere aperto».

Alla domanda: perché i difensori sono tanto pregiati?, risponde così: «È un mestiere più difficile rispetto ai miei tempi: il calcio è diventato più offensivo, per chi difende ci sono più variabili e rischi. Secondo lei quante botte davamo noi a Maradona?».

Tante.

«Con le regole attuali farebbe 200 gol. Oggi se fai un interventino sei subito ammonito, avere un difensore che legge le situazioni, non teme gli uno contro uno, salta bene di testa e sa impostare sposta gli equilibri. E poi noi siamo maestri. L’esmpeio è Koulibaly che con Benitez faticava un po’, è arrivato Sarri e ha fatto il salto di qualità. De Ligt trova un maestro».

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