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L’inutile e ripetitivo dibattito sulle Universiadi a Napoli

Servivano? Non servivano? Qualcuno parla di spreco: 270 milioni dalla Regione, 70 impianti che sono stati rimessi a posto. A sipario chiuso, avranno avuto ragione Napoli e la Campania

L’inutile e ripetitivo dibattito sulle Universiadi a Napoli

Forse neanche i Pink Floyd avrebbero riempito il San Paolo

Caro Amico e Direttore (rigorosamente in ordine alfabetico e con le maiuscole), ti invio una personalissima riflessione. Fanne, ovviamente, l’uso che ritieni. La invio a te per due ragioni: la prima perché ti piace ragionare; la seconda perché il nome della tua testata non include solo tifosi e appassionati di calcio ma c’è spazio anche per chi non è affetto da tifosite , acuta o cronica poco importa.

Sento, in giro per le strade, che già si fanno bilanci sull’Universiade. E, come al solito, ci si divide. È servita, è stato uno spreco (mi pare siano state impegnate risorse per 270 milioni di euro: omnia o indotti a parte?) e via così. È di oggi la questione sul San Paolo (dove si svolgono le gare di atletica) vuoto. Il San Paolo, se non erro, ha una capienza di oltre 50.000 spettatori. E allora cosa si intende per vuoto (?). Duemila spettatori? Ma davvero si immaginava che sarebbero andati ad assistere alle gare di atletica delle Universiadi un numero tale di persone da non far apparire lo stadio di Fuorigrotta tristemente vuoto? Forse neanche i Pink Floyd avrebbero richiamato una moltitudine tale (non fosse altro che per il costo del biglietto), Pino Daniele – che Dio l’abbia in gloria – non saprei!

Se questa attesa c’era, allora andrebbe approfondito il livello di competenza di chi ha organizzato e gestito, e non è la Regione che ha fatto l’ente locale come andava fatto (oltre 70 impianti ripristinati dopo molti anni e ora a disposizione dei cittadini). Si è detto che 270 milioni di euro sono stati uno spreco. Si è anche risposto che con queste risorse sono stati messi a posto una settantina di impianti sportivi su tutto il territorio regionale. Si è detto che non potevano essere spesi in altro modo, si è risposto che un modo per destinare somme vincolate ad altri comparti – senza incorrere in violazioni da codice penale – si trova sempre. Si è detto che con la storia dello spreco alla fine si rischia di non far mai nulla, si è risposto che con la fame che c’è in giro non è più il tempo di sprecare.

Insomma, come al solito, hanno ragione tutti. Anche quelli che si innamorano delle cose che gli piacciono ritenendo che l’oggetto del loro piacere sia scienza esatta e ombelico del mondo. Ma alla fine, a sipario chiuso sull’Universiade, avranno avuto ragione Napoli e la Campania che con la cerimonia di apertura dell’evento di luglio 2019 hanno regalato gioia, bellezza ed allegria al mondo intero. Cu ‘na bona jurnata, tuo Enzo

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