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Quando Brian Clough sedette sulla panchina degli odiati nemici

Oggi che Sarri va a sedersi sulla panchina degli odiati nemici, spero che la sua avventura in bianconero duri più dei 44 giorni di Clough al Leeds

Quando Brian Clough sedette sulla panchina degli odiati nemici

Il Maledetto United di David Peace è, a modesto parere di chi scrive, il miglior romanzo mai scritto sul calcio. Racconta, con uno stile unico, inesorabile e ipnotico, la storia di Brian Clough, allenatore geniale che all’inizio degli anni 70 trascina il Derby County dalla serie B alla vittoria della Premier.

Personaggio dal carattere fumantino, mai banale, spesso sopra le righe, permaloso e arrogante, Brian Clough è stato un Mourinho ante litteram, uno capace di attirare sempre l’attenzione su di sé.

In quel periodo la squadra rivale di Brian è il Leeds United guidata da Don Revie.

Tra i due c’è una fortissima rivalità, risalente a parecchi anni prima, quando Don Revie si era rifiutato di stringere la mano a un giovanissimo Clough.

Battere Don Revie diventa per Clough più di un’ossessione.

Clough detesta il Leeds. Detesta il loro modo di vincere. Giocano solo per il risultato, senza concedere nulla allo spettacolo. Sono primi nella classifica dei provvedimenti disciplinari. Giocano in maniera sporca, spesso sono aiutati dagli arbitri. Nel dubbio si fischia sempre a favore del Leeds.

Clough e Revie non perdono occasione per punzecchiarsi. Clough critica  il gioco disonesto degli avversari. Odia quella squadra, odia i loro giocatori, odia Don Reave.

Poi, nell’estate del 1974, dopo il pessimo Mondiale in Germania, Don Reave diventa il Ct della Nazionale inglese. E a sorpresa, tra lo stupore generale, Brian Clough va a sedersi proprio sulla panchina degli odiati nemici.

Accetta l’incarico per dimostrare a tutti, soprattutto a se stesso, che si può vincere in maniera diversa. Vuole provare a vincere la Coppa dei Campioni, impresa mai riuscita al suo rivale.

Nella prima riunione tecnica, accusa i giocatori, i suoi giocatori adesso, di aver vinto fino a quel momento in modo scorretto.

È animato dalle migliori intenzioni. Vuole vincere giocando un calcio spettacolare. Desidera che il Leeds cambi pelle, vuole imporre la sua mentalità, la sua disciplina e un nuovo sistema di gioco.

Non ce la fa.

Ripudiato dai giocatori e criticato ferocemente dall’ambiente, Clough viene esonerato dopo appena 44 giorni.

Leggendo questo libro, libro che ogni appassionato di calcio dovrebbe leggere, ho amato alla follia il personaggio Brian Clough. Così come ho amato Maurizio Sarri nei tre anni della sua avventura napoletana.

E oggi, proprio oggi che Sarri va a sedersi sulla panchina degli odiati nemici, vorrei fargli un augurio.

Spero che la sua avventura in bianconero duri più dei 44 giorni di Clough al Leeds.

Almeno un anno, il tempo di perdere lo scudetto e uscire dalla Champions.

Perché forse sarò un folle e un sognatore, ma, una volta smaltita la delusione e il senso di tradimento, mai come questa volta credo che questo possa essere l’anno buono.

 

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