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Paratici: «Il nostro obiettivo era Maurizio»

L’abilità del diesse bianconero ha fatto apparire Sarri come la scelta più logica che la Juve potesse fare

Paratici: «Il nostro obiettivo era Maurizio»

La conferenza stampa di presentazione di Maurizio Sarri alla Juventus ha dato un calcio a un mese e mezzo di voci, tweet e gole profonde (l’ultimo in ordine cronologico è stato Pesto Flyes). Soprattutto, in un solo colpo ha sconfessato al teoria di Luca Momblano che costantemente, caparbiamente, per settimane, ha sostenuto che la scelta della Juve fosse Pep Guardiola e che Sarri fosse solo un piano B.

Una della prime domande infatti è  stat rivolta a Fabio  Paratici chiedendo come mai la trattativa per il nuovo allenatore bianconero fosse durata più di un mese.

“La trattativa non è durata oltre un mese. Avevamo le idee chiare fin dall’inizio, bisognava avere rispetto dell’allenatore che era sotto contratto e dei due grandi club, il nostro e il Chelsea. Anzi, ringrazio il Chelsea per la collaborazione. Marina si è confermata una grande dirigente, tra le migliori del nostro mondo. C’erano tempi e formalità da rispettare”.

Domande sul perché la Juve abbia scelto proprio Maurizio Sarri come successore di Massimiliano Allegri per guidarla sono arrivate da molti dei giornalisti presenti

Perché avete scelto Sarri? La motivazione centrale è stata l’esigenza di cambiare gioco?

“Il gioco non è stato centrale nella motivazione di cambiare. Abbiamo scelto Maurizio perché crediamo che sia il migliore per la Juventus in questo momento. Cinque anni fa era Allegri, prima ancora Conte. Diverse tipologie e caratteristiche, a volte opposte. Hanno vinto in maniera opposta. Ora crediamo che sia il migliore. Ha mostrato grandi qualità in Italia, in Premier, a livello internazionale. È il più adatto per allenare la squadra”.

L’affondo decisivo lo avete dato quando si voleva spazzare via la concorrenza e la cattiva informazione?

“Non abbiamo pensato a questo, ma che fosse il migliore per noi in questo momento. Non siamo stati a guardare troppo l’esterno ma alla concretezza che avevamo dell’obiettivo, che era Maurizio”.

Un Paratici convinto e convincente che ha fatto apparire Maurizio Sarri come se fosse davvero la scelta più logica che la Juve potesse fare

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