Sul Corriere dello Sport un ritratto del difensore greco. Capace di giocare in coppia con chiunque, è rapido e reattivo e abile nei recuperi. Porterà nel Napoli la sua esperienza internazionale

Sarà Kostas Manolas a sostituire Raoul Albiol. Il greco ha sei anni in meno dello spagnolo. Un’ottima scelta, lo definisce il Corriere dello Sport, un giocatore che è una garanzia per il campionato italiano, anche se, sopra di lui, ci sono De Ligt e Van Dijk.
Manolas gioca in Serie A dal 2014. Nella Roma è stato quasi sempre titolare, anche con il succedersi degli allenatori.
Ha giocato la Champions nei cinque anni in giallorosso e porterà nel Napoli una sufficiente esperienza internazionale.
Perfetto nella difesa a 4 (ma ha anche all’attivo la presenza nella difesa a 3) nel centro-destra. Ha la capacità di giocare in coppia con qualsiasi tipo di partner. Con Garcia giocava accanto a Yanga.Mbiwa che si alternava ad Astori. Nella stagione seguente ha affiancato Rudiger e De Rossi e anche Castan. Nella stessa stagione, con Spalletti in panchina, è passato nella difesa a 3: lui a centrodestra, De Rossi al centro e Rudiger sul centrosinistra, con Florenzi a destra e Salah a sinistra.
Nel 2016/17 ha iniziato la stagione accanto a Vermaelen, del quale riparava sempre gli errori e poi ha trovato un compagno fisso in Fazio. Spalletti schierava spesso la difesa a 3 e qualche volta Manolas ha fatto anche il terzo difensore di centrosinistra.
Nonostante il suo fisico possente (1,90 per 83 chili), scrive il CorSport, il greco è rapido e reattivo. Molto bravo nei recuperi:
“quando l’attaccante pensa di averlo fregato spostandogli la palla, si ritrova i tacchetti di Manolas sul pallone”.
Come tecnica non raggiunge i livelli di Albiol, non ha la capacità di lancio di Bonucci e neppure il senso din gioco di Deligt ma è deciso, risoluto ed efficace nel difendere.
Non ha mai giocato con un compagno forte come Koulibaly, anzi, spesso ha dovuto colmare le disattenzioni del suo compagno di reparto di turno. Accanto a KK si sentirà più protetto e potrà sfruttare il suo temperamento:
“è un giocatore che per prendere la palla si butta nel fuoco”.
Il CorSport scrive che, sotto questo aspetto, farà ricordare Fabio Cannavaro, “che da un cespuglio di gambe usciva sempre con il pallone in bocca”.