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Gazzetta: James-Ancelotti, non c’è due senza tre

A Madrid il colombiano fu imposto al tecnico da Florentino Perez, che se n’era invaghito. Ancelotti riuscì a renderlo estremamente prolifico e lo volle al Bayern. Nel Napoli è perfettamente funzionale al progetto

Gazzetta: James-Ancelotti, non c’è due senza tre

Che Ancelotti voglia James Rodriguez è ormai risaputo. E’ per accontentare il suo mister che De Laurentiis lavora per chiudere un affare che lui stesso ha definito troppo oneroso.

Oggi sulla Gazzetta la storia del rapporto tra Re Carlo e il colombiano. Un percorso che parte da Madrid, arriva a Monaco di Baviera e si spera approdi al Napoli.

“Non c’è due senza tre”, scrive la rosea. Che però chiarisce che tra i due non fu subito amore.

Lo raccontò Arrigo Sacchi.

“Carletto aveva in mente giocatori solidi per la campagna acquisti estiva merengue. E invece gli dicono da Madrid che gli hanno comprato James Rodriguez!”.

Ancelotti aveva già a disposizione Bale, Benzema e Ronaldo e avrebbe preferito “qualcuno di sostanza in mezzo”. Invece James Rodriguez aveva fatto invaghire Florentino Perez, che lo aveva visto all’opera nel Mondiale brasiliano del 2014, quando il colombiano fu capocannoniere con 6 gol in 5 gare e non volle farselo scappare.

“Ma la cultura contadina e del lavoro portò Ancelotti a trovare una posizione anche al colombiano nel suo prestigioso scacchiere, un po’ carente nella fase difensiva”.

Così, il mister lo posiziono un po’ più indietro:

“Spesso parte mezz’ala destra nel 4-3-3 per scatenare il suo sinistro. Oppure con Izco (o Modric) e Kroos alle spalle, gioca dietro la prima punta Benzema, nel 4-2-3-1. E ancora finto esterno destro in un 4-4-2 libero di agire fra le linee, nei movimenti che piace sviluppare ad Ancelotti”.

Arrivarono i primi successi e James visse la sua stagione più prolifica, con 17 gol in 46 presenze.

Quando, nel maggio 2015, Ancelotti lasciò il Real, il colombiano twittò:

“Grazie di tutto mister, in poco tempo ho imparato tanto”.

Ancelotti approdò al Bayern e stavolta fu lui, nell’estate del 2017, dopo aver vinto la Bundesliga, a chiedere al club di acquistare James per sostituire Douglas Costa.

“Ma stavolta non c’è tempo per trovare la sintonia, perché a fine settembre – dopo un pesante 3-0 in Champions a Parigi col Psg – Ancelotti viene esonerato”.

Nelle poche partite in cui poté utilizzarlo, il tecnico usò James come alternativa agli esterni offensivi Robben e Ribery, oppure dietro Lewandowski nel 4-2-3-1 o ancora mezz’ala destra nel 4-3-3.

“Con la partenza di Carletto a James è stato fatto «pesare» il suo legame con l’italiano. E raramente si è espresso ai suoi livelli”.

La Gazzetta scrive che James Rodriguez si inserisce nel progetto Ancelotti come

“l’incursore che con la fantasia e il suo magico sinistro potrà far saltare i tatticismi delle difese italiane. L’uomo che può risolvere le gare anche con un calcio piazzato, con una invenzione”.

Il mister immagina una squadra in cui tutti gli uomini possano essere intercambiabili, in modo da non dare riferimenti agli avversari.

“Un progetto affascinante. Perché se non c’è due senza tre nei club condivisi, il detto vale anche per i trofei vinti. A Madrid insieme vinsero Supercoppa europea e Mondiale per club. A Napoli sognano la terza puntata”.

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