Calcio femminile: sì al professionismo, per Gravina, ma con cautela

Il presidente della Figc teme che possa ridursi tutto a una moda passeggera: "le tutele non possono tramutarsi in carichi fiscali troppo onerosi per le società"

gravina calcio femminile

In occasione del Consiglio Federale della Figc di ieri, il presidente Gravina è tornato a parlare di professionismo nel calcio femminile.

“Il messaggio che arriva dalle azzurre al Mondiale è di notevole entusiasmo, noi ci siamo sempre concentrati su questo mondo, ma non dobbiamo farci abbagliare dal momento”.

Gravina teme che l’entusiasmo che si respira si limiti a restare “fenomeno passeggero di moda”:

“Nel calcio basta poco per distruggere tutto in un attimo. Per questo dobbiamo lavorare in prospettiva, con la programmazione”.

Il presidente della Figc rinnova la disponibilità a garantire maggiore tutela alla professionalità delle ragazze del calcio, ma a piccoli passi.

“è un fenomeno da accompagnare con cautela: le tutele devono andare di pari passo con la sostenibilità. Non possono tramutarsi in carichi fiscali troppo onerosi per le società. In quest’ottica abbiamo lavorato col Governo con un emendamento che prevede sgravi per la A femminile e la C maschile”.

Insomma, si pensa ad un meccanismo di defiscalizzazione a sostegno dei club.

Il Consiglio di ieri, intanto, ha anche stabilito le date del campionato di Serie A femminile della prossima stagione. Inizierà il 14 settembre e terminerà il 16 maggio 2020. Cristiana Capotondi è stata eletta membro del Consiglio direttivo del Settore Giovanile e Scolastico.

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