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Buffon: “Sarri alla Juve non è rivoluzione, né scommessa. È un percorso inedito”

In un’intervista sul Corriere dello Sport l’ex portierone bianconero parla di Conte e Sarri

Buffon: “Sarri alla Juve non è rivoluzione, né scommessa. È un percorso inedito”

Buffon ha parlato, in una lunga intervista al Corriere dello Sport, non solo di sé, ma anche della sua vecchia amata Juventus e dell’assurda richiesta di alcuni tifosi di rimuovere la stella dedicata ad Antonio Conte dopo la decisione di allenare l’Inter.

«Lui non ha mai tradito, non è il tipo che bacia la maglia, aderisce pubblicamente al progetto e poi alimenta i conflitti nello spogliatoio o in società. Considero il suo ritorno importante per tutto il sistema, così come quelli di Maldini, Boban, Sarri».

Parla dei grandi ritorni nella serie A, senza dimentica Ancelotti

«Carlo ha una statura internazionale unica, è il pluridecorato, ha alzato il livello del Napoli sul piano dell’appeal, della caratura. Se ha tratto benefici in primo luogo il club»

Parla anche di Sarri, come se già fosse ufficialmente l’allenatore della Juventus, una scelta singolare per i bianconeri

Sarri è il punto di rottura col passato?

«Ho toccato con mano la competenza del presidente, di Fabio e Pavel. Chi segue sempre gli stessi percorsi raggiunge sempre gli stessi traguardi e la Juve che cerca la Champions ha voluto tentare la strada della discontinuità, partendo dal presupposto che la squadra è difficilmente migliorabile. Sarri non è rivoluzione, né scommessa. È un percorso inedito, un’altra storia».

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