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“Non è la Juventus”. Leggere Il Mattino per capire lo psicodramma dei fan di Sarri a Napoli

Un articolo è la trasposizione giornalistica di “Non è Francesca” di Mogol Battisti. Elogio del dito medio che però non esiterebbe a essere rivolto contro l’ex allenatore del Napoli

“Non è la Juventus”. Leggere Il Mattino per capire lo psicodramma dei fan di Sarri a Napoli

Il santino del contropotere

un vero e proprio psicodramma quello che stanno vivendo i fan napoletani di Maurizio Sarri. Le voci su un potenziale trasferimento di Sarri alla Juventus, hanno gettato il panico coloro i quali ne avevano fatto un santino del contropotere. Sul Mattino un giornalista vicino a Sarri, come Pino Taormina, scrive che il tecnico toscano – ovviamente aggiungiamo noi – non avrebbe problemi ad accettare la Juventus. Qualcuno potrebbe aggiungere che ci andrebbe a nuoto.

Per ora, però, non c’è nulla di concreto. a parte lo psicodramma ben sintetizzato sul Mattino da un articolo a firma Marilicia Salvia. Un articolo che è la trasposizione giornalistica di “Non è Francesca” celebre canzone di Mogol-Battisti.

Non succede. Ma se succede… Alt. Il vero sarrista si ferma qui. Per il vero sarrista il “se” non esiste, di certo non per reggere questa sciagurata ipotesi. Il sarrista, quello vero, va dritto negli archivi e rilancia all’infinito il video con la frase del Comandante che giurava: io alla Juve? Ci sono gli estremi per la querela.

Il dito medio (andata)

Un articolo lunghissimo che è fondamentale per comprendere lo stato d’animo dei fan di Sarri, categoria cui si iscrive la giornalista.

Il sarrista vero non ci crede, non può credere a queste voci insistenti e tendenziose, per il semplice fatto che Sarri e Juventus non possono stare nella stessa frase, a meno che la frase in questione non contenga anche una data, anzi “la” data: il 22 aprile del 2018. Il giorno della presa dello Stadium. Il giorno dei tre punti conquistati a due minuti dalla fine da un gigante nero che saltò più in alto di tutti, e nella rete schiacciò il fantasma delle mille delusioni e tornò a dare forza ai mille sogni del popolo azzurro. Il giorno, anche, o forse soprattutto, del dito medio alzato ai denigratori di Napoli: non del Napoli ma di Napoli, “e se parlano male di Napoli io reagisco e se posso scendo pure dal pullman”.

Il dito medio (ritorno)

Dopo un lungo excursus – che non riportiamo – però la giornalista nel finale rivolta il dito medio contro Sarri nel cui in caso dovesse andare coi padroni.

E allora vai a Baku e prenditi la Coppa, Comandante, e alzala un po’ anche per noi, noi che con te avevamo lì un appuntamento e invece abbiamo dovuto cedere il passo all’Arsenal: battilo e prendi- ti la Coppa, consuma con il tuo trionfo la nostra piccola vendetta. Se puoi, e di sicuro puoi, sia questa la tua risposta: qui a Napoli non ne aspettiamo di diverse da te. Per alzare questa volta tutti insieme, metaforicamente, davanti agli strisciati il dito che alzasti per difenderci in quella mitica sera di passione e vittoria. Ma che viceversa non esiteremmo a rivolgere, una volta e per sempre, contro di te. Se succede – ma tanto non succede – sarebbe la tua, ma anche la nostra, definitiva, peggiore sconfitta.

 

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