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De Laurentiis: «Dobbiamo vendere, siamo in 36. Hanno scritto cose improprie su Ancelotti»

A Kiss Kiss Napoli: «Quagliarella? Sarebbe romantico, dipende da lui. In attacco voglio gente esperta, i giovani negli altri ruoli»

De Laurentiis: «Dobbiamo vendere, siamo in 36. Hanno scritto cose improprie su Ancelotti»

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, dopo l’intervista rilasciata questa mattina al Corriere dello Sport, ha parlato in diretta ai microfoni di Radio KissKiss

Settanta anni con l’augurio dello Scudetto?

«Ringrazio i tifosi. Vincere uno scudetto sarebbe un’unica e fortissima emozione, una festa veramente straordinaria, però gli voglio dire che la mia festa nella napoletanità l’ho vissuta con i miei genitori, i miei zii ed i miei nonni. Ce la siamo portata dietro sempre e mi hanno lasciato indelebile l’immagine di una cultura unica al mondo. Dovremo coronare ancora di più quello che stiamo facendo con il massimo che è lo scudetto, ma anche la Champions non sarebbe male».

24 maggio l’anno prossimo c’è l’ultima di campionato? Compleanno e Scudetto?

«Bisogna farei dei calcoli però perché chiederò di giocare fuori casa la prima per dare modo di completare i lavori perché ci saranno interventi anche agli spogliatoi della squadra. Ieri abbiamo fatto un sopralluogo, il costruttore mi ha chiesto se si potevano fare due fuori, ma già sarà difficile farne una fuori».

Oggi è il compleanno di De Paul, ti è più simpatico?

«Anche Ancelotti è un gemelli, è nato il 10 giugno» 

Quagliarella sarebbe un ritorno romantico?

«Sì, ma anche l’ultimo campionato è tutto quagliarellesco. Il campionato della Samp ha più valore per Fabio che per il club stesso, senza togliere nulla all’amico Ferrero». 

Uno l’avete già comprato?

«No, si fa presto a comprare. Il problema è non ingolfarsi, abbiamo 36-37 giocatori e dobbiamo verificare dove far andranno prima. Per ogni tassello sul quale noi dovessimo operare abbiamo la bellezza di 6-8-10 scelte. Non mi creo problemi»

Le castagne ti piacciono? 

«Soprattutto quelle che sanno stare a tavola a destra e sinistra e non ti danno problemi di sedute (ride)

La ‘Trippier’ ti piace?

«Sì, c’è quella napoletana che a differenza delle altre è rigorosamente bianca, senza pomodoro»

Quella londinese?

«Ci dobbiamo pensare. In altre posizioni preferisco dei giovani.

Sgombriamo il campo una volta per tutte: si dice che De Laurentiis preferisce solo i giovani, poi ora si dice si opta per i più adulti, ma dipende dai ruoli. In alcuni ruoli voglio gente giovane, in altri come quello di marcatore si può avere anche una certa età ed una certa esperienza. L’esperienza di uno maturo è maggiore e si carica sulle spalle le responsabilità. Abbiamo un attacco formidabile, con un terzo dei pali concretizzati chissà che avremmo combinato… Si fa presto a dire non sono capaci, forse serve qualcuno lì in mezzo che abbia una certa esperienza. Al di là di Quagliarella che ha un posto d’onore che si merita, da capire con l’allenatore poi perché è lui quello che ha voce in capitolo ed è quello che ha la responsabilità della rosa. Per questo amo gli allenatori che si prendono la responsabilità anche di suggerire e di suggestioni. Se Ancelotti mi dicesse che non saprebbe come massimizzarne l’utilizzo, allora… ma non credo. Dipende solo da Quagliarella che per l’età che ha sarebbe felice di fare qualche partita e non tutte. Anzi direbbe così invece di un anno ne duro anche due o tre»

Le castagne vanno cotte nel Fornals?

«Quando Giuntoli le mastica gli rimangono sotto guancia. Allora io gli dico, ‘non farle Fornals’»

Vino De Rossi?

«Mi piace assolutamente, ovviamente ha dei problemi fisici e quindi ha un percorso suo da dover fare. Credo diventerà un bravissimo allenatore, io non ci penserei due volte dopo l’avventura chiusasi con la Roma. Piuttosto che andare in America io comincerei a fare l’allenatore. Il suo papà è uno straordinario uomo di calcio e ha fatto risultati strepitosi con la Primavera». 

Lozano di maiale?

«Ci starebbe bene se non fosse alimentato con le ghiande minoesche (Mino Raiola è l’agente, ndr)»

Insigne a Napoli e Ancelotti il tuo condottiere?

«Hanno scritto cose improprie su Ancelotti. Un giornale di Napoli, abbastanza importante, che ogni volta rischia la credibilità perché dice cose totalmente inesatte. Si sono messi in testa che io dovessi rinnovare il contratto, ma è un triennale ed il Napoli come abitudine inserisce sempre la possibilità di recedere con una penale per un qualsiasi motivo che non vedo esistente vista la persona Ancelotti, che ho sempre amato ed avuto conferma da quando l’ho preso»

Un film come ‘un pesce di nome Wanda’?

«Voglio rimanere quasi ‘santo’. Visto che siamo andati per paragoni e per similitudini ne sarebbero venute fuori alcune straordinarie. Ti ricorderei che il pesce di nome Wanda era un film di una comicità assoluta. Però si sposava molto con lo stile inglese, meno con lo stile italiano»

Sarri meglio con lo stile inglese o juventino?

«Dipende da lui, quando uno esce da casa nostra non posso che augurargli successo. Tiferò per la sua squadra a Baku e se dovesse vincere sarei felicissimo, se lo sarebbe meritato. Poi se viene alla Juve sarebbe divertentissimo»

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