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Napoli-Arsenal 0-1, pagelle / Re Carlo è coriaceo e resisterà al fuoco amico

L’inesperienza del giovane e promettente Meret, il piede molle di Callejon, l’opacità di Zielinski

Napoli-Arsenal 0-1, pagelle / Re Carlo è coriaceo e resisterà al fuoco amico
Hermann / KontroLab

MERET. Ahi ahi Ilaria cara, quant’è giovane e inesperto il promettente Meret. La punizione di Lacazette è lontana e innocua ma lui fa mettere la barriera una ciofeca e tenta di indovinare la direzione del tiro, sbagliando, anziché aspettare. Una somma di errori fatali ché i Gunners segnano e ammazzano la partita. Nella ripresa miracoleggia su Aubameyang ma come il frittatone era già fatto – 5

È proprio vero, Fabrizio: la pazienza è sintomo di esperienza. Si impara con la vita. È come la calma, il sangue freddo, il saper aspettare un passo falso, la limpidezza degli orizzonti, la tenacia, la perseveranza, il duro lavoro. È, forse, il 70% della riuscita. Lui, invece, sul suo palo, non ha pazienza: osa tirare a indovinare. È una sorta di alterigia di cui spesso si macchiano i giovani promettenti. Per giunta, dopo una partita che fino a lì era stata attenta e matura. Io, Fabrizio, non ci posso pensare – 4,5

MAKSIMOVIC. Il Corazziere Serbo è schierato a destra come è d’uopo in Europa ed è un attento vigilante ma è suo il fallo della punizione che schianta le nostre illusioni, per questo mezzo voto in meno – 5,5

In affanno su Kolasinac, all’inizio della partita, poi, tutto sommato, tiene – 6

MERTENS dal 45’. Al Napule manca la luccicanza, ossia il letale shining che non lascia scampo e così il buon Ciro entra, gioca ma deve arrendersi anche lui. In due partite gli azzurri non sono riusciti a fare un gol all’Arsenal – 5,5

Doveva fare la differenza, ma non incide – 5  

CHIRICHES. Non era facile tenere testa al citato Aubameyang e lui ci riesce nella maggior parte delle volte. Fatica tanto il bravo Chiriches – 6

Rischia un po’ quando non resta in posizione e si fa sorprendere dai Gunners. Ma ci prova – 6

KOULIBALY. Sempre più leader il nostro Maciste Nero. E sempre più incazzato. Talvolta predica nel deserto. Esemplare per agonismo: è lui ad avviare l’azione che conduce alla prima occasione del Napule, quella fallita da Callejon – 6,5

Forse l’azione più bella della serata. Peccato che, a concluderla, sia un piedino moscio come quello di Callejon. La cosa sorprendente è che, ieri sera, se avessi dovuto puntare su qualcuno per immaginare un gol, lo avrei fatto solo su di lui, che gioca in difesa. Bisognerebbe invocare la fascia di capitano solo per KK, Fabrizio. L’anima di questo Napoli è lui – 6,5

GHOULAM. Il Caro Faouzi è in ripresa e si vede ma rispetto al passato assomiglia alla metà di quello che era. Qualche cross azzeccato ma lo stantuffo dei tempi belli latita ancora – 5,5

La notizia è che si intravede la ripresa – 5,5 

MARIO RUI dal 71’. Quando concentra la sua prestazione in pochi minuti riesce a essere efficace e dannoso per gli avversari – 6

Porge a Milik un pallone che Arkadius non riesce a sfruttare – 6

CALLEJON. Fa tutto bene, sia l’esterno alto, sia il terzino ma conclusioni e cross sono da cancellare dalla nostra mente, soprattutto quel tiro molliccio al 17’, che invece poteva aprirci un fausto orizzonte – 5,5

Il più incazzato con Callejon dovrebbe essere proprio Koulibaly: dopo quell’azione stupenda, quel piedino molle avrebbe meritato la reazione fisica di KK contro Josè. Era un piede terrorizzato – 5  

ALLAN. Intendiamoci Ilaria, a lottare lotta eccome e vince parecchi contrasti. Quando però sfonda avanti gli manca il tocco risolutivo e dietro combina guai in fase di uscita – 5,5

Quasi regala il secondo gol ad Aubameyang – 5  

ZIELINSKI. L’esatto contrario della luccicanza. Appunto. Ancora una prova senza sostanza per uno che invece potenzialmente ne ha parecchia – 4,5

Forse il peggiore in campo. Quelle poche volte che raggiunge la palla la sbaglia pure. Un disastro – 4

FABIAN RUIZ. Da esterno apre spesso le ali e dà colore alla grigia manovra del Napule. Però spesso è evanescente e si perde. Indi non azzecca un tiro che sia uno, la sufficienza c’è ma giusto giusto – 6

Tiene palla per secondi interminabili e finisce per restare bloccato. Certo, meglio della partita di andata – 6

MILIK. Il malefico rumeno che arbitra gli annulla un gol quasi regolare ma Sant’Arcadio non si rassegna e ci prova a più non posso. Però sulla palla più succulenta che gli arriva la prende male di testa – 6

Fallisce un gol che praticamente è più ravvicinato di un rigore – 4,5

INSIGNE. Poteva segnare e invece preferisce appoggiare placidamente a Cech. A quel punto Re Carlo lo sostituisce e lui s’incazza. Ma Lorenzo il Normale deve solo incazzarsi con se stesso. Un paio di giocate sono buone ma è mancata la spinta propulsiva come nella serata decisiva di Liverpool e queste cose contano quando si vuol meritare l’appellativo di fuoriclasse – 5

Forse non era incazzato con Carlo, ma con se stesso. O almeno lo spero, Fabrizio. Perché l’atteggiamento non è certo dei migliori. Sbaglia tanto, troppo, è evanescente e impalpabile. E certo non mostra il piglio che dovrebbe avere un capitano – 5

YOUNES dal 60’. Idem come Ciro Mertens: non può che adeguarsi alla sfiducia generale dei compagni all’insegna triste del vorrei tanto ma non ce la faccio – 5,5

Ci prova più volte, ma è come un faro nel deserto – 6

ANCELOTTI. La stagione è finita di fatto e adesso via ai processi, anche se il Napoli vanta un secondo posto in campionato e i quarti di Europa League. Ma Re Carlo è coriaceo e resisterà al volume possente del fuoco amico: sarriti, papponisti, impazienti che ragionano al solito con la pancia. È il populismo antico di Napoli e non possiamo farci nulla. Da parte mia, forza Ancelotti – 6

La stagione certo non può dirsi fallimentare, Fabrizio. Il banco di prova sarà la campagna acquisti estiva. Lì si capirà quanto effettivamente può fare Re Carlo e quanto può aspirare a fare il Napoli che, sicuramente, cambierà parecchio – 5,5

ARBITRO HATEGAN. Un disastro vero – 3

Non si contano gli errori nell’arbitraggio – 3

 

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