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La Gazzetta: “Fuori dall’Europa, la stagione di Ancelotti sarebbe insufficiente”

Alberto Cerruti risponde a un lettore che chiede come mai l’allenatore del Napoli sia immune dalla critiche. E parla di clamorosa bocciatura in campionato

La Gazzetta: “Fuori dall’Europa, la stagione di Ancelotti sarebbe insufficiente”

Evidentemente è il leit-motiv del momento. Oggi, nella rubrica sulla Gazzetta, Alberto Cerruti risponde alla lettera di un tifoso che scrive:

quest’anno la stagione del Napoli è negativa. Fuori dalla Champions, fuori dalla Coppa Italia, mai in lotta per il campionato, mentre Sarri lo è stato. Eppure gode di un’immunità dalle critiche mai vista. Mi può spiegare perché?

Cerruti, tra le altre cose, scrive: “I 20 punti di distacco (dalla Juventus, ndr) di oggi hanno il sapore di una clamorosa bocciatura in campionato per il Napoli di Ancelotti (…) La Juve rispetto a una stagione fa ha 3 punti in più, ma il Napoli ne ha ben 13 in meno, troppi per non considerare deludente il primo campionato azzurro di Ancelotti. Mai come adesso, quindi, il Napoli deve eliminare l’Arsenal perché l’Europa League diventa un obiettivo da non fallire per Insigne e compagni. In caso contrario, infatti, il primo bilancio di Ancelotti sarebbe insufficiente”. Cerruti dimentica che quest’estate il suo giornale – insieme a tutti gli altri quotidiani italiani – dava il Napoli quinto in classifica a fine campionato.

E qui veniamo al punto di partenza indicato dal signor Agnello. È vero che un altro allenatore, al posto di Ancelotti, sarebbe stato molto più criticato a Napoli, ma non bisogna stupirsi che De Laurentiis e i tifosi credano ancora in lui. Oltre al curriculum, che vale, conta il carattere di Ancelotti, perché nelle difficoltà nessuno sa sdrammatizzare, trasmettendo calma e fiducia, meglio di lui. Soltanto così si spiega il fatto, clamoroso, che sia stato confermato alla guida del Milan anche dopo aver perso in finale quella Champions contro il Liverpool, con il vantaggio del 3-­0 all’intervallo. E in generale si può anche capire perché Ancelotti sia stato l’allenatore rimasto più a lungo (sette stagioni e mezzo) sulla panchina del Milan, nei 31 anni di gestione di Berlusconi. Ecco perché non ci stupiremmo se battesse un altro record di permanenza a Napoli. Specialmente se riuscirà a rivincere subito in Europa.

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