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Arsenal-Napoli 2-0: è una brutta sconfitta ma poteva andare persino peggio

Primo tempo da museo degli orrori, con i soliti difetti nelle partite vere. Meglio nella ripresa. A tenere in vita gli azzurri ci pensa Meret con tre paratone

Arsenal-Napoli 2-0: è una brutta sconfitta ma poteva andare persino peggio

Almeno nel secondo tempo hanno lottato

Il titolo che preferiamo è: almeno nel secondo tempo il Napoli ha lottato. Ha dimostrato di essere una squadra. E non era scontato dopo un primo tempo da museo degli orrori: una delle più brutte prestazioni del Napoli degli ultimi anni.
È finita 2-0 per l’Arsenal. È un risultato giusto. Che sta anche stretto ai padroni di casa. Che hanno dominato nel primo tempo e nella ripresa hanno trovato almeno tre volte un grande Meret sulla propria strada. 
La qualificazione è ancora possibile, anche se servirà una prestazione straordinaria al San Paolo. In genere il rendimento esterno della squadra di Emery è decisamente inferiore.

Napoli bocciato

Il Napoli esce bocciato da questa partita. I primi 45 minuti non possono essere che definiti imbarazzanti, disastrosi. Squadra impacciata, impaurita, col pallone che scottava tra i piedi. Sembravano principianti. È finita 2-0 dopo 45 minuti ma il Napoli non ha praticamente mai tenuto un pallone che fosse uno. Non ha mai imbastito un’azione. Se non nel finale, con Insigne che ha fallito un rigore in movimento.

L’Arsenal HA schiacciato la squadra di Ancelotti. Pressing intenso a centrocampo, formidabili accelerazioni, grande tecnica individuale al servizio della squadra. Due dei tanti palloni perduti dal Napoli nel primo tempo, hanno condotto ad altrettanti gol dell’Arsenal. Uno perso da Mario Rui, con Ramsey che ha depositato un’azione da PlayStation. E poi un’altro perduto da Fabian Ruiz in grande difficoltà. Ci si è messa anche la sfortuna, chiamiamola così, con Koulibaly che ha deviato il tiro di Torreira: tiro che Meret avrebbe comodamente parato. Ma il 2-0 alla fine del primo tempo è un risultato più che meritato. 

Meret formidabile

Nella ripresa il Napoli ha dato segnali della sua presenza. Poco in ogni caso, nel complesso della partita. Ma è stata in parte salvata la faccia. Zielinski si è divorato un gol da solo davanti a Cech preferito da Emery a Leno. L’Arsenal di gol ne ha sfiorati tre: uno, clamoroso, con Ramsey. Il rigore in movimento sbagliato dal Insigne nel primo tempo.

Giocare all’Emirates non è facile per nessuno ma bisogna interrogarsi su questa squadra che sembra proprio avere paura. Anche nei suoi calciatori simbolo. Nel primo tempo sembrava un match tra una squadra di prima serie e una di terza serie. Nella ripresa, si è giocato quasi alla pari. 
A nostro avviso, non è una questione fisica. Altrimenti il Napoli non avrebbe giocato meglio il secondo tempo. È un problema che riguarda sia la forza dell’avversario – nel primo tempo incontenibile – sia soprattutto una carenza di autostima, di fiducia nei propri mezzi.  
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