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Agnelli costretto a rallentare sulla Superlega, annuncia riforma Champions con la Uefa

Sembra tramontata l’idea di un torneo a inviti riservato solo ai top club. Agnelli e l’Eca formuleranno una proposta entro un anno e mezzo

Agnelli costretto a rallentare sulla Superlega, annuncia riforma Champions con la Uefa

La parziale vittoria di WSJ e Bundesliga

La notizia, almeno stando alle dichiarazioni ufficiali, sembrerebbe essere che il progetto Superlega ha subito un rallentamento. O quantomeno il progetto non può ancora essere considerato in fase di emersione. E con ogni probabilità non potrà essere presentato così com’era stato ideato. Oggi, al termine della 22esima assemblea dell’associazione dei club europei, Andrea Agnelli ha detto chiaro e tondo che la collaborazione con la Uefa sarà trasparente e ha smentito l’articolo del Wall Street Journal: «Non ho mai sentito parlare di una Champions League bloccata, con promozioni e retrocessioni». E ha smentito anche che le partite si disputeranno nei week-end.

Fu Der Spiegel, grazie a Football Leaks, a pubblicare il piano dei top club d’Europa: ossia creare una sorta di Nba del calcio europeo. Una sorta di Nba soltanto perché si sarebbe trattato di un campionato chiuso. In quei documenti, per noi che tifiamo Napoli, emergeva anche l’esclusione del Napoli dal progetto. Quattro le squadre italiane invitate: Juventus, Milan, Inter, Roma.

Nella settimana che ha preceduto la 22esima assemblea generale dell’Eca, è successo qualcosa nel mondo del football. Il numero due della Bundesliga Peters ha rilasciato un’intervista molto dura alla Bild in cui ha detto chiaro e tondo che la Bundes deve difendersi da questo progetto – la Superlega a inviti – che minaccia il campionato tedesco. Il WSJ ha messo nero su bianco un lungo a dettagliato articolo in cui ha spiegato il progetto nei dettagli.

La Uefa, con Ceferin, è stata descritta come un’organizzazione indebolita, prona ai grandi club e pronta ad accogliere il piano per una nuova Champions per timore che i top club finissero con l’organizzarla per i fatti propri. Contro la Uefa si è schierata l’associazione campionati europei.

Adesso si giocherà più o meno a carte scoperte. Agnelli ha dichiarato che è prematuro parlare di partite di Champions nel week-end. Ma non ha negato che entro un anno un anno e mezzo l’Eca formulerà una proposta dettagliata della nuova Champions che dovrà partire nel 2024. Probabilmente si giungerà a un compromesso. Probabilmente l’idea originaria subirà modificazioni in corso d’opera. Si trattava di un modello che rappresentava una rottura radicale col passato. Probabilmente le reazioni in Europa – non in Italia dove nessuno ha detto nulla – hanno pesato. I grandi club, per ora, non se la sentono di rompere con un intero sistema.

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