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Nove titoli napoletani per il Premio Strega

Scaduto il termine di presentazione dei libri per l’edizione 2019 del Premio Strega, sono 9 gli autori napoletani in gara tra i 57 proposti dagli Amici della Domenica

Nove titoli napoletani per il Premio Strega

Napoli uber alles allo Strega con ben nove titoli nella rosa dei 57 proposti da “Gli amici della Domenica”.

Si comincia con uno scrittore stabiese Raffaele Bussi, “Ulisse e il cappellaio cieco (Armando editore)” proposto da Antonio Augenti che narra di Ulisse che riparte da Itaca per un nuovo viaggio con il cappellaio cieco Varoufakis alla ricerca delle ragioni della crisi del vecchio continente.

Secondo titolo quello della romanziera-giornalista Titti Marrone, una vita a “Il Mattino” , che presentata dalla critica Marina Zancan, nel suo ultimo romanzo “La donna capovolta (Iacobelli editore)” ricostruisce la storia di tante donne impegnate nel difficile processo di integrazione e di conoscenza.

La scrittrice napoletana Marinella Gargiulo scrittrice con una solida formazione storica ed una lunga esperienza nella didattica di genere, è l’autrice di un avvincente romanzo – “Il diario di Antossia (Guida editori)” proposto da Marcello Rotili. E’ un romanzo storico su Antonia (Antossia) Kwiatkowski Bakunin, vedova, dal giugno 1876, del celebre rivoluzionario russo, principe Mikhail Bakunin, e dal febbraio 1879 moglie dell’avvocato napoletano Carlo Gambuzzi.

La sannita di nascita, ma vive a Napoli, Licia Pizzi, con il suo “Piena di grazia (Adestdellequatore)” collana liquid, è il suggerimento del principe dei recensori napoletani, il critico letterario de “Il Mattino” , Francesco Durante. Il racconto parla di Grazia una janara dei nostri giorni.

La preziosa scrittrice Delia Morea autrice Avagliano è presente nella lista con il suo ultimo “Romanzo in bianco e nero” suggerita dal libraio partenopeo Diego Guida. La Morea racconta una storia di amore e amicizia, vita e morte, all’ombra della grande Storia d’Italia. La vicenda si svolge a Roma nel ventennio fascista scandito dalle leggi razziali e negli anni ‘70 del Novecento: delusioni, dolorose separazioni, assenze, scomparse. Il libro è anche un sentito omaggio al cinema italiano, ad alcuni dei suoi maestri.

Nessuna sorpresa per “M. Il figlio del secolo (Bompiani)” proposto da Francesco Piccolo autore Einaudi e scritto dal 50enne scrittore partenopeo Antonio Scurati. Il libro – tra i favoritissimi al Ninfeo di Villa Giulia parla dell’ascesa del Fascismo in Italia attenendosi ai fatti documentati: un racconto corale, con al centro la figura di Benito Mussolini.

Sorpresa invece per il libro dello scrittore e critico letterario Silvio Perrella con il suo ultimo “Io ho paura (Neri Pozza)” che ha un padrino illustre in Giorgio Amitrano. Io ho paura mostra la capacità dell’autore di esprimere ed analizzare un sentimento universale e connaturato all’uomo attraverso un approccio personale e unico.

Spazio anche per Lodovica San Guedoro, autrice de “Le memorie di una gatta” (Felix Krull editore), candidata per la terza volta allo Strega.

Dulcis in fundo l’opera prima del giovane scrittore napoletano Piero Sorrentino proposto dallo scrittore napoletano Diego De Silva, un romanzo che narra la storia di un grande dolore involontario (?) che sembra non avere perdono. Dalla scrematura dei 57 libri segnalati saranno estratti i 12 candidati annunciati domenica 17 marzo alle ore 12.30, in una conferenza stampa che avrà luogo a Roma, nella Sala Ospiti dell’Auditorium Parco della Musica. A luglio la cinquina per il gran finale al Ninfeo di Villa Giulia a Roma.

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