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Mertens: «Ancelotti oggi ci ha detto che abbiamo fatto troppi pari»

L’intervento a radio KissKiss di Mertens. «Non vivo per il gol come Arek. Con l’Arsenal sarà difficile, ma se non vinci queste gare allora non meriti di alzare un trofeo»

Mertens: «Ancelotti oggi ci ha detto che abbiamo fatto troppi pari»
Hermann / KontroLab

Dries Mertens, attaccante del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Gol in onda su Kiss Kiss alla vigilia della sfida contro l’Udinese

Come stai? «Sto bene! La mancanza del gol mi annoia, ma non nasco come attaccante e bomber, ho sempre giocato sulla fascia, le cose sono cambiate da due anni. Per me è sempre stato più importante l’assist per la squadra. Non vivo per il gol come Arek»

Arsenal? – «Siamo contenti, sarà difficile, ma se non vinci queste gare allora non meriti di alzare un trofeo. Siamo andati a Salisburgo e non abbiamo mostrato il nostro gioco ma abbiamo passato il turno. La squadra è cresciuta da quella gara di Champions: abbiamo nuovi giocatori e ora siamo più forti»

Campionato«Domani sarà molto importante. Abbiamo passato il turno in Europa, ma non possiamo fare come contro il Salisburgo, così si dà modo alle squadre avversarie di prendere fiducia e non va bene. Le altre squadre devono avere paura di te. Vogliamo vincere in campionato, Ancelotti oggi ci ha detto che abbiamo fatto troppi pari. Domani è una partita importante»

Domani tirerai il naso a Milik?

«Magari potrebbe tirarlo anche lui a me, entrambi abbiamo un bel naso»

Belgio?

«Dopo il Mondiale, dove abbiamo perso con la Francia che alla fine ha vinto, è stata dura ma ora abbiamo fiducia e vogliamo ripartire»

Baku?

«Non ci sono mai stato, speriamo di andarci molto presto. Meglio per la finale, altrimenti andrò in vacanza»

Insigne?

«Sta un po’ meglio di quanto avevamo pensato. C’è la sosta della Nazionale, può recuperare. Meglio che non vada in azzurro così può riposare. Abbiamo bisogno di lui»

Fabian Ruiz?

«Sono contento di lui. Quando è arrivato a Napoli era un po’ timido, poi gli ho aperto la testa. Tra due, tre anni giocherà in una grandissima squadra»

Cosa ho di speciale?

«Non lo so. Il calcio per me è importante, vivo bene grazie a questo. Sto a Napoli e vivo bene a Napoli, ma il calcio non è la cosa più importante. Quando la mattina Starace mi porta il caffè e mi regala un sorriso, per me è importante. Spero che domani possa fare gol, mi hanno insultato un po’ per il fantacalcio: ho fatto perdere tanta gente»

Supercoppa Europea

«In questo momento noi e la Juventus siamo i club più importanti d’Italia. Peccato per la Roma uscita per il Var dalla Champions. Occhio alle milanese. In Italia si vive di calcio»

Arsenal ai quarti?

«Abbiamo  visto il sorteggio tutti insieme. Sarà difficile. Nessuna squadra era facile»

Hamsik?

«Marek ama Napoli. Ha fatto una scelta importante, era un’opportunità e va rispettata»

 

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