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Coach Lulli: «Vogliamo riportare il Napoli Basket laddove merita di essere»

Decima vittoria consecutiva in Serie B, intervista all’allenatore: «Il lavoro paga sempre. L’obiettivo è entrare nei playoff nella migliore posizione possibile»

Coach Lulli: «Vogliamo riportare il Napoli Basket laddove merita di essere»

Il Napoli Basket toglie il freno a mano e piazza dieci vittorie di fila in Serie B. L’incredibile rimonta della società di Patron Grassi che è riuscito a rimediare con un mercato sontuoso ai problemi di inizio stagione quelli relativi al cambio di proprietà e all’inevitabile ritardo di preparazione.

Coach Lulli ha fatto il resto riuscendo a trovare la chiave giusta per portare Napoli ad una striscia impressionante. Non si tratta di record ma di sicuro di un percorso che pochi si aspettavano dopo i primi mesi della stagione. Abbiamo chiacchierato con l’allenatore laziale che con serenità ci ha risposto in maniera chiara e decisa.

Partenza difficile data la situazione societaria, la rosa completata all’ultimo e pochi allenamenti nelle gambe. Come si gestiscono certe situazioni?

Tutti insieme, staff tecnico e società. La fiducia non è mancata e soprattutto la consapevolezza che siamo partiti con difficoltà oggettive. Fiducia e consapevolezza sono state le armi che ci hanno permesso di venirne fuori.

Hai giocato a Pozzuoli, conosci la città, il peso di una realtà che non riesce a durare nel tempo, ma che ci prova ogni volta sempre più convinta. Quanta pressione c’è a Napoli?

Rispetto a piccoli centri c’è una passione enorme.

Napoli è una metropoli ed è giusto che si cerchi di tornare dove probabilmente la città merita.

Facciamo un lavoro in cui avere pressione ti aiuta nel lavoro quotidiano, ma più che sentire la pressione sentiamo la responsabilità di rappresentare e difendere una città importante come Napoli.

Come cambia il Lulli uomo e il Lulli coach da Palestrina e Napoli?

Lulli uomo è lo stesso che ha messo tutto se stesso a Palestrina, e sta facendo lo stesso a Napoli. Passione e lavoro.

Il campionato sembra essersi messo in direzione playoff. I tifosi sognano la promozione, ma qual è l’obiettivo reale?

L’obiettivo reale è competere, ed entrare nei playoff nella migliore posizione possibile. Non credo che a maggio saranno tante le squadre del girone C che vorranno incontrarci nei playoff. La società è ambiziosa e vuole riportare Napoli in Serie A2. Proveremo con tutte le forze a farlo già quest’anno.

Guardando ai playoff, il presidente Grassi ha detto esplicitamente che, dovesse essere possibile da un punto di vista tecnico, giochereste al Palabarbuto. Ma tu che stai sperimentando il giocare a Casalnuovo ed hai avuto modo di giocare, da avversario, su entrambi i parquet, ci racconti come immagini un playoff ad aprile nell’uno e nell’altro impianto?

Ci troviamo molto bene a Casalnuovo in un impianto confortevole. Giustamente giocare a Napoli anche per i nostri tifosi avrebbe una risonanza maggiore. A livello di fattore campo non so quanto riusciremmo a riempire il Palabarbuto  e pertanto a Casalnuovo sarebbe più incisivo. Ma valuterà la società, di certo non possiamo farle noi certe valutazioni.

Chi vi segue dall’inizio può cogliere i notevoli miglioramenti individuali dei giocatori. Se pensiamo a Milani e a Dincic, su tutti. Quanto è importante il lavoro tecnico anche a questi livelli?

La squadra è cresciuta nella sua interezza ed anche a livello di singoli. Molti di loro hanno avuto poco spazio in passato, Milani viene da un infortunio che lo ha tenuto fermo un anno. Se lavori a livello individuale, lo sai, cresce anche la squadra. Il lavoro tecnico del martedì mattina ha dato i suoi frutti.

I tifosi hanno ancora negli occhi la promozione di due anni fa. Nel caso in cui avvenisse, che pegno saresti disposto a pagare?

Dammi il tempo di pensarci. Molti fanno Napoli-Pompei a piedi che sono 22 km ma vorrei farne un altro. Sarebbe fantastico per la città e per tutti noi. Una volta pensato te lo farò sapere e pagheremo pegno insieme.

Gianluca Lulli ha le idee chiare e ha saputo isolare il gruppo da mille problemi. Ora Napoli sogna, io aspetto e spero di pagare pegno insieme a lui.

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