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Ancelotti: «La freddezza sotto porta non si può allenare»

«Abbiamo fatto bene al 99% sia in fase offensiva che difensiva. Gli errori sotto porta mi sembrano una questione più psicologica che tecnica»

Ancelotti: «La freddezza sotto porta non si può allenare»

«Questione più psicologica che tecnica»

Il calcio è un gioco semplice. Se non segni, non vinci. Ed allora anche Carlo Ancelotti non può far altro che difendere le tante palle gol della squadra. «Non abbiamo finalizzato nella maniera migliore – dice Ancelotti – le occasioni le abbiamo avute. Al 99% abbiamo fatto tutto molto bene anche davanti, ma è mancato il colpo finale». Sulla freddezza «è difficile incidere sull’allenamento. Io posso incidere sul movimento della squadra in fase offensiva o difensiva, e lo abbiamo fatto bene al 99%. Se ti trovi quattro volte in maniera limpida davanti al portiere non so cosa si può fare. Difficile dire cosa si possa fare per rimediare. Mi sembra un fatto più psicologico che tecnico. Ma gli attaccanti si ritroveranno nelle prossime partite».

Maksimovic

«È immune da errori. Un grande professionista, un ottimo giocatore». Lafont e Meret due giovani a confronto: «Sono due ottimi portieri dal grande futuro. Lafont è stato più impegnato dimostrando grande qualità».

Poi torna sull’aspetto tecnico. «La Fiorentina ha pressato molto ma, superato il primo pressing ci siamo proposti beme, soprattutto con il movimento in profondità. Avevamo preventivato di attaccare in quella maniera. I compiti sono stati svolti bene. La squadra è viva. Ora dobbiamo fare il nostro campionato e giovedì ci giochiamo l’Europa League”. Per Mario Rui, infine, problema muscolare. Domani si vedrà»

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