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Incontro positivo tra Coni e governo, si lavora al compromesso

Vertice Malagò-Giorgetti, la riforma dovrebbe lasciare “Sport e Benessere” nelle mani del governo, il Coni avrebbe voce in capitolo sui finanziamenti.

L’articolo del Corsera

«Abbiamo posto le basi per un compromesso». Le parole del sottosegretario Giorgetti ridimensionano la faida tra il Coni e il Governo in merito al sistema di finanziamento delle federazioni sportive. Nei giorni scorsi, lo scontro istituzionale aveva raggiunto l’apice, tanto che Malagò (presidente del Coni) ha parlato di «una delegtittimazione che neanche il regime fascista». Ora, però, pare che l’ultimo incontro sia stato chiarificatore. Malagò ha utilizzato termini concilianti, ripresi dal Corriere della Sera: «Non abbiamo raggiunto alcun accordo, ma discusso in un clima disteso e con spirito propositivo e collaborativo».

Secondo il quotidiano milanese, è stata fondamentale la mediazione di Franco Carraro. L’ex presidente della Federcalcio si è espresso con parole più equilibrate rispetto a Malagò. Dal vertice è venuto come il governo sia «disposto al dialogo» mentre Malagò, «spinto anche dalle federazioni più importanti, ha deciso di abbassare i toni e di essere conciliante».

Come sarà organizzata la riforma

Il Corriere della Sera spiega come potrebbe essere trovato il compromesso tra le parti: «Il governo intende mantenere il controllo della futura “Sport e benessere spa” (che dovrebbe sostituire Coni servizi) attraverso la nomina dell’amministratore delegato e anche gestire la cassa. Il Coni però dovrebbe avere voce in capitolo sui cosiddetti criteri di distribuzione. Giorgetti e Valente avevano iniziato la giornata incontrando a Palazzo Chigi la Lega di A, rappresentata dal presidente Micciché e da Marotta (più Lotito collegato per telefono). La Confindustria del pallone è pronta a investire di più nel calcio di base; il governo deve però rivedere la percentuale del contributo delle società nelle spese legate alla sicurezza e la previsione (inserita nella Finanziaria) di destinare il 10 per cento dei ricavi dei diritti tv ai club che hanno schierato giovani dei vivai. Anche in questo caso incontro positivo, ma accordo da trovare».

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