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Briegel: «La Germania perde per colpa di Guardiola»

Un’opinione controcorrente sulla crisi della Germania: «Abbiamo dimenticato che il risultato è più importante del controllo del gioco, e si può raggiungere in tanti modi»

Briegel: «La Germania perde per colpa di Guardiola»

L’intervista a Repubblica

In Italia ricordiamo benissimo Hans-Peter Briegel, terzino tedesco del Verona e della Sampdoria. All’indomani della (nuova) sconfitta tedesca in Nations League, Briegel è stato intervistato da Repubblica e ha emesso la sua sentenza: se la Mannschaft di Low perde è colpa di… Pep Guardiola.

È un ragionamento contorto, forse va letto anche e proprio per questo: «Ci è sfuggito di mente un principio molto semplice: che nel calcio il risultato è più importante del controllo del gioco. Di certo, da quando Guardiola è arrivato al Bayern Monaco qualcosa è cambiato. Ci siamo illusi che per vincere servisse tenere il 75% del possesso palla. Ma avere il controllo del pallone non basta per fare risultato, non sempre almeno. La storia recente, e anche la Francia campione del Mondo, hanno dimostrato che si può vincere anche lasciando la manovra agli avversari e avendo meno del 50% del possesso».

Ovviamente, Briegel non butta all’aria tutto il sistema filosofico che Pep sembra aver inoculato nel calcio tedesco. Piuttosto, ne fa una questione di varietà: «Dico che secondo me si può giocare in modo più tradizionale e vincere. Da sempre, la cosa più
importante per ottenere risultati non è il bel gioco. È l’equilibrio».

La crisi congiunturale

Dopo l’invettiva, Briegel riprende a ragionare anche su altre parti del contesto. «Bisogna anche dire – spiega – che si tratta di un periodo. Non conosco una squadra che non ha momenti di difficoltà. Non bisogna parlare di sfortuna, certo il meccanismo della Nations League porta una grande a retrocedere comunque. In realtà alla Germania è mancato anche il coraggio di cambiare: 4-5 giocatori dal Mondiale in poi sono lontanissimi da una condizione accettabile, quando giocano in Nazionale. In
un momento come questo serviva dare più fiducia ai giovani, loro lo scorso anno avevano vinto la Confederations Cup. Visto? Venerdì contro la Russia Löw ha
schierato una squadra più giovane e le cose sono andate meglio. È successo a tutti: all’Italia dopo il 2006 e alla Spagna dopo il 2010. Se scontiamo un peccato di
gratitudine verso chi ha vinto, lo hanno commesso tutti».

 

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