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Sandulli (Corte d’Appello): «Respinto il ricorso della Juventus, ma non c’è stato raddoppio di pena»

«Non abbiamo riscontrato gli estremi per accettare il ricorso della Juventus, è bene che i tifosi imparino a rispettare le regole».

Sandulli (Corte d’Appello): «Respinto il ricorso della Juventus, ma non c’è stato raddoppio di pena»

L’intervista a Radio Crc

Piero Sandulli, Presidente Corte Sportiva d’Appello FIGC, è intervenuto in diretta a Radio Crc. Al centro delle sue dichiarazioni, il ricorso della Juventus contro la squalifica della Curva Sud. Un ricorso respinto proprio dalla Corte d’Appello. Sandulli spiega così la decisione: «Non abbiamo ravvisato gli estremi per accogliere il ricorso. Raddoppio della pena con la seconda giornata di squalifica? Non è esatto, nel referto era stato riportato anche un coro razzista che non era stato segnalato per mera svista. Il coro razzista non è reato, ma c’è bisogno che i tifosi imparino a rispettare le regole della Federazione e del buon vivere civile. Nel terzo Millennio certi atteggiamenti sono fuori luogo».

Il ricorso della Juventus

«Era un loro diritto presentarlo, giudicarlo dal punto di vista etico e morale non mi compete. La presentazione dell’istanza è legittima, solo che noi non abbiamo condiviso la linea che ci è stata sottoposta per contestare la sentenza».

La Juventus ha provveduto ad identificare alcuni dei tifosi colpevoli? «Parliamo dell’ottanta per cento di un settore di diecimila, quindi di un numero elevato di persone. Lo stesso legale del club bianconero ieri ha parlato di momento di transizione. Non è stato possibile identificare tutti. È sempre bene  che ci sia una sinergia tra le società e i giudici sportivi per portare lo stadio alle famiglie come accadeva un tempo. Prima si lasciavano fuori tutti i problemi, oggi non è così. Anzi sembra che si portino allo stadio».

Il Chelsea che vuole portare i suoi tifosi colpevoli di razzismo ad Auschwitz: «Non entro nel merito dell’iniziativa, mi limito a dire che recuperare la storia è fondamentale per tutti noi».

Sandulli tifoso del Napoli? «No, non è così. Mio padre ha giocato nel Napoli, nel pieno della guerra. L’importante, più del tifo, è vedere belle partite di calcio».

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