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C’è anche il caso ndrangheta nella rottura tra Agnelli e Marotta (che fu protetto da Elkann)

La Verità ricorda che Marotta non fu mai sfiorato dall’inchiesta. Report svelerà che fu lui a far avere al figlio di un boss i biglietti di Juventus-Real Madrid

C’è anche il caso ndrangheta nella rottura tra Agnelli e Marotta (che fu protetto da Elkann)
Giuseppe Marotta e Andrea Agnelli

La puntata di Report

Report ha cominciato a pubblicizzare la puntata sui rapporti tra la Juventus e la ‘ndrangheta. Sul Napolista ne avete letto come da nessun altra parte. Digitate ndrangheta nel nostro motore di ricerca, potrete leggere per ore. L’inchiesta, però, è finita. E pure il processo. Si attendono solo le motivazioni dell’Appello con cui – scrive il Corriere della Sera oggi si potrà capire “se davvero Germani fu l’anello di contatto tra criminalità e Juve. Perché poi, con l’ingresso di Dominello nel mondo del tifo – secondo la Mobile di Torino – la ’ndrangheta avrebbe intrecciato un rapporto «diretto» con la società”.

L’aggressione a Calvo

L’articolo più interessante di oggi è quello firmato Gigi Moncalvo su La Verità. Che tra i motivi della rottura tra Marotta e Agnelli inserisce anche la gestione delle curve. Moncalvo ricorda che quando gli avvocati riuscirono a far incontrare Agnelli e Francesco Calvo (l’ex manager Juve la cui moglie è poi diventata la compagna di Agnelli), il presidente della Juventus lo aggredì: «Lo vuoi capire che io non ti voglio più vedere. Tu devi scomparire, te lo ripeto: scomparire».

Marotta non fu sfiorato dal processo

Scrive Moncalvo:

Quella vicenda, dal punto di vista della giustizia sportiva, fu un altro degli episodi rivelatori per far capire a Marotta che era entrato nel cono d’ombra. Aveva ancora Yaki che lo proteggeva, ma capì benissimo che Andrea si era messo in testa brutte cose su di lui per colpa di quell’inchiesta. Quando si iniziano le indagini, in genere si parte da chi gestisce quella società. Invece Marotta, protetto da Elkann in persona, non venne neanche chiamato da Pecoraro, non venne sfiorato da quello scandalo, non fu deferito né processato.

I biglietti di Juve-Real al figlio di un boss

E ancora: “Durante la propria deposizione, Agnelli, rispondendo indignato a una domanda del procuratore federale, disse. «Chiedete a Marotta». Le belle parole che in queste ore parlano di «rinnovamento» nascondono qualcosa di più simile a un regolamento interno di conti. E gli scheletri stanno uscendo dagli armadi: la prossima puntata di Report, ad esempio, dovrebbe svelare come i biglietti di Juventus-Real Madrid dell’ottobre 2013 siano arrivati al figlio di un boss proprio grazie a Marotta”.

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