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Quando Klopp scorge Napoli e il San Paolo, Insigne non sa resistere

Napoli-Liverpool a teatro: la 61esima formazione diversa di Ancelotti, il gol di Insigne che fa esplodere lo stadio, una serata esaltante.

Quando Klopp scorge Napoli e il San Paolo, Insigne non sa resistere

Prologo

Ancelotti propone la sessantunesima formazione dall’inizio della stagione.Dentro Milik, Maksimovic (insieme a Koulibaly e Albiol) e Fabian Ruiz. Klopp dal canto suo si presenta al San Paolo con le stelle al completo, ricordando più volte alla stampa, di quando arrivò a Napoli nel 2013 con il suo Borussia Dortmund. Quella volta perse. I presupposti, sembrano davvero buoni.

Atto primo

La prima fase della partita, vede le squadre notarsi, scrutarsi, allungarsi, proporsi, amarsi, puntarsi, scontrarsi. I ritmi sono alti e lo spettacolo è davvero di prim’ordine. Il centrocampo è un campo da battaglia, Allan è un gigante sbruffone, ormai antipatico ad ogni avversario per l’assurda incapacità di lasciare andare chi gli sta di fronte a destra a sinistra in alto o in basso, per non parlare dei palloni rubati. Salah prova in un paio di occasioni ad affondare sul lato destro del campo, ma Koulibaly, marca il territorio e pone il divieto assoluto di transito.

Dall’altro lato, Insigne affonda in un paio di occasioni, supportato da un buon Mario Rui, Milik prende le misure del campo, della porta, degli spalti ed una volta smesso il metro prova a buttarla dentro, ma con scarsi risultati. Il primo tempo volge al termine, buona prova dei protagonisti in scena, ottima la regia dei due tecnici, povero soltanto il risultato, un freddo, triste e antipatico zero a zero.

Atto secondo

Il Napoli scende in campo con l’intenzione di vincere, è chiaro evidente, è scritto negli occhi di ogni calciatore in azzurro. Pressing alto, difesa alta, attacco alto, tutto molto in alto, e non mancano le prime occasioni. Il Liverpool risponde, quando può, ma Ospina in più di un’occasione ricorda a tutti di essere un gran portiere, anticipa, para, calcia. Callejon, Insigne e Milik, successivamente sostituito da Mertens, come Ruiz da Verdi, scavalcano a più riprese la difesa dei Reds, senza però trovare il giusto spunto.

La gara si avvia verso la fine, il Napoli sferra l’assalto finale. Mario Rui tiene Salah attaccando al massimo sulla sinistra, Callejon fa altrettanto creando una spaventosa superiorità sulla destra, Zielinski, subentrato ad Hamsik, attacca al centro alle spalle di Insigne, Verdi e Mertens. L’apoteosi al minuto novanta. Callejon lanciato sulla destra guarda al centro, Insigne si lancia sulla palla, Allison è battuto, il San Paolo è una bolgia, Napoli esplode. Pochi minuti e tempo scaduto. Il Napoli batte il Liverpool e si prende la testa del girone.

Epilogo

Capolavoro tattico di Carlo Ancelotti, Maksimovic a sorpresa insiemi ai due “storici” centrali, sconvolge i piani di Salah e compagni. Il tecnico azzurro porta il Napoli al primo posto nel girone, dopo che solo due settimane fa sembrava essere già uscito, dallo stesso girone, con ben cinque giornate d’anticipo. Klopp prova a limitare i danni, ma quando il tedesco scorge il San Paolo, Insigne non sa resistere, deve ad ogni costo rovinargli la serata. Prova esaltante, non c’è alcun dubbio, di gioco, carattere e lucidità. Il Liverpool resta a guardare. Bravo Napoli, avanti cosi.

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