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Carnevale: «Ancelotti ha portato estrosità nel Napoli, De Laurentiis è un bravissimo presidente»

Il doppio ex Andrea Carnevale presenta Udinese-Napoli: «De Laurentiis ha una corsia preferenziale con la famiglia Pozzo, anticipa sempre tutti».

Carnevale: «Ancelotti ha portato estrosità nel Napoli, De Laurentiis è un bravissimo presidente»

L’intervista alla Gazzetta

Il più classico doppio ex, per Udinese-Napoli, non poteva che essere Andrea Carnevale. Uno dei simboli del Napoli vincente, ma anche ex calciatore dell’Udinese e poi uomo-scouting della famiglia Pozzo, da vent’anni a questa parte capo-osservatore del club friulano. Niente male, come referenze. Oggi, l’ex attaccante parla così del match che attende le sue ex squadre alla Dacia Arena: «Per l’Udinese sarà difficile, il Napoli è forte nei singoli e nel collettivo, va in gol facilmente e ha un Milik in più. Vedrete, segnerà parecchio, quest’anno. Ma la squadra friulana è in salute, le prestazioni sono state buone, credo che sarà una partita apertissima»

Ancelotti dopo-Sarri: «Carlo ha portato l’estrosità. Sia chiaro, io stimo Sarri, tanto di cappello per il lavoro che ha fatto. Ma Carlo è un grande allenatore, un amico, con lui ho giocato in Nazionale. È bravo nel trasformare i giovani di buona qualità in talenti. Mi ha sorpreso molto il passaggio al 4-4-2 e il conseguente spostamento di Insigne al centro. Un’intuizione che darà ottimi risultati».

Allan e Zielinski

Carnevale ha contribuito a portare in Italia i due centrocampisti del Napoli: «Vederli protagonisti in azzurro è una grande soddisfazione. Li abbiamo presi che erano due sconosciuti. Oggi, Allan è il migliore incontrista della A, Zielinski con le qualità che ha diventerà un fuoriclasse».

I rapporti con De Laurentiis: «Tra i dirigenti c’è grande rispetto e fiducia. Il presidente è così bravo che riesce sempre ad anticipare le altre pretendenti, favorito anche dalla corsia preferenziale che ha con la famiglia Pozzo. Meret? È stato sfortunato, vedrete che diventerà un gran portiere».

Carnevale come Milik e Mandzukic: «Mi rivedo nel croato della Juventus, senza esitazioni. Per fisicità e movimento mi assomiglia parecchio. Un altro
è Milik, in area riesce sempre a trovare lo spunto giusto ed è forte nel gioco aereo».

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