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Rog, Diawara, Ounas, Verdi: Ancelotti alza l’asticella del turn over (e del rischio)

La formazione di Napoli-Sassuolo è stata una sorpresa per tutti: l’azzardo di Ancelotti contro un avversario tutt’altro che comodo.

Rog, Diawara, Ounas, Verdi: Ancelotti alza l’asticella del turn over (e del rischio)

Il 21esimo titolare

Pensavamo di averle viste tutte, più o meno. Poi è venuta la formazione di Napoli-Sassuolo, la decima diversa in altrettante partite stagionali. E Ancelotti ci ha sorpreso ancora, anzi ha alzato ancora più in alto l’asticella del rischio connesso al turn over. È un discorso di scelte, di uomini, di approccio tattico: il Napoli che andrà in campo tra pochi minuti è una squadra bilanciata per il 4-3-3, ma anche per il 4-4-2, solo che un eventuale schieramento con quattro centrocampisti “chiama” Ounas a compiti difensivi importanti. Tra l’altro, sul lato di Malcuit. Una decisione sospesa tra l’ambizione e il pericolo, soprattutto considerando che per Ounas si tratta del primo match da titolare in stagione. È il 21esimo giocatore della rosa a iniziare una partita dal primo minuto. Ein plein di Ancelotti, mancano solo gli infortunati. 

Da questa zona di campo a tutte le altre, il discorso non cambia: Insigne ed Allan in panchina, ma anche Fabian Ruiz ed Hamsik. In campo Rog e Diawara davanti alla difesa, poi Verdi in attacco accanto a Mertens. Come detto sopra: potrebbe essere 4-4-2 con l’ex Bologna a svariare come sottopunta, ma anche 4-3-3 con Ounas a destra (più avanzato) e Verdi a sinistra. Vedremo durante la partita, ma restano un paio di considerazioni.

La prima: Ancelotti ha attuato la rivoluzione definitiva contro il Sassuolo, una squadra che è al terzo posto in classifica. Come dire: potrebbe sembrare un avversario comodo, ma non lo è. La seconda: è un undici titolare ad alto potenziale di critica, nel senso che se il Napoli dovesse fallire la partita si scatenerebbe una specie di tempesta sull’allenatore emiliano. Che, ovviamente, ha spalle larghe ed esperienza e palmarés per non cadere in nessun tranello dialettico. Ma di certo ha deciso di azzardare un bel po’. Sarà interessante capire come un Napoli mai visto, né tantomeno immaginabile o immaginato, approccerà questa partita.

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