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Napoli-Parma, un monologo in due atti: Ancelotti cancella previsioni e pronostici estivi

Il racconto di Napoli-Parma, come se fosse un’opera teatrale: il gol, il dominio, e poi il lieto fine nella ripresa. Ancelotti passeggia tranquillo verso lo Stadium.

Napoli-Parma, un monologo in due atti: Ancelotti cancella previsioni e pronostici estivi

Prologo

Carlo Ancelotti stronca sul nascere ogni azzardo di previsione da parte dei professori presunti o tali, lanciando una formazione al limite della sperimentazione. Dentro Karnezis,  Malcuit, Maksimovic. Conferma per Ruiz a centrocampo e novità Diawara davanti alla difesa. In attacco, con un Insigne ormai acclamato goleador, c’è Milik. D’Aversa, dal canto suo, convinto di dover incontrare ancora una volta l’Inter, si affida ad un sottile turnover, destinando ad esempio Gervinho alla panchina a favore di Ciciretti.

Atto primo

Che dire? Il Napoli entra in campo ed è già quasi in vantaggio. Al quarto minuto Insigne si avventa su un pallone in area dopo un fitto scambio tra Ruiz e Milik, il momento effettivamente è dorato, il magnifico ha tutta l’aria ormai del navigato bomber, 1-0. D’Aversa comincia a realizzare di non trovarsi in zona San Siro. Gli azzurri costruiscono, costruiscono, costruiscono e ancora costruiscono, Malcuit fa il fenomeno sulla destra, attaccando, difendendo, driblando, saltando, Ruiz conferma tutte le bontà sul suo conto, Allan, vabbè lo conosciamo. Il Parma, invece, zero, e questo sostanzialmente fino alla fine del primo tempo.

Atto secondo

Al rientro in campo delle due squadre, D’Aversa è pienamente convinto di trovarsi davanti una grandissima squadra, di conseguenza, cambia praticamente niente, ed il copione, ancor più di conseguenza, non cambia. Dopo un paio di minuti, Insigne, nella più classica veste di assist man, scorge un impaziente Milik qualche metro più in la. Il lancio è perfetto, il resto anche, 2-0. I partenopei riprendono il monologo. Possesso palla, trame su trame, occasioni da gol. Con il Parma in area di rigore del Napoli, giusto per esser certi che il numero quello con il numero 27 sulle spalle si Karnezis. Verdi e Mertens rilevano Zielinski ed Insigne tra gli applausi degli spettatori, estasiati ed infreddoliti. Manca poco alla fine, circa cinque minuti, quando Verdi, in vena di regali, offre su un piatto d’argento, a Milik, l’occasione per la doppietta. Il polacco, manco a dirlo, accetta l’invito. 3-0, partita finita, stavolta per davvero, cioè nel senso materiale del termine, nel senso che ormai siamo al novantesimo e passa.

Epilogo

Ancelotti, passeggia. Tranquillo, rilassato, su quel che resta di alcuni giovanotti dell’informazione, dopo che il suo Napoli ha passeggiato sul Parma. Passeggiando passeggiando, magari, si arriva belli tonici alla gara di sabato prossimo, ancora a Torino, ma stavolta, dai cugini dei granata, quelli senza toro insomma. Ancelotti… Insigne… Stadium… prossimamente su questi schermi.

 

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