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Napoli, le sei formazioni diverse schierate da Ancelotti

La trasformazione costante del Napoli, dalla partita con la Lazio fino a quella di ieri contro il Torino: 19 titolari, undici iniziale sempre diverso.

Napoli, le sei formazioni diverse schierate da Ancelotti

Dalla Lazio al Torino

Il Napoli della prima giornata di campionato è un’entità molto lontana da quello che abbiamo visto ieri a Torino. Per impostazione tattica, per i nomi che hanno composto la formazione contro i granata. Ancelotti ci ha messo poco, pochissimo, a instaurare il regime del turn over. Anzi, ha iniziato praticamente subito: un cambio tra Lazio e Milan (primo e secondo turno), poi tre partite per far partire una piccola grande rivoluzione, del campo e delle gerarchie.

Lazio-Napoli: Karnezis, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Hamsik, Zielinski; Callejon, Milik, Insigne. 

Ancelotti si presenta così a Roma, vince la partita con una mezz’ora ad alta intensità (tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, in cui cadono temporalmente le reti di Milik e Insigne) e non si discosta troppo – almeno apparentemente dal Napoli di Sarri. Le novità sono Hamsik e Milik, già durante la partita l’ingresso di Rog cambia il sistema difensivo in un 4-4-2 lineare, è solo l’embrione della rivoluzione che verrà.

Napoli-Milan: Ospina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Hamsik, Zielinski; Callejon, Milik, Insigne. 

A tre anni dalla fine dell’era Benitez, il Napoli riscopre il doble pivote, il doppio centrocampista davanti alla difesa. Così, all’improvviso: Ancelotti sente che una pressione ad personam può fermare Biglia, fulcro della squadra di Gattuso, allora sposta Zielinski in quella posizione e tiene Hamsik e Allan davanti alla difesa. La mossa funziona, entrano Mertens, Diawara e Luperto, il Napoli rimonta per la seconda volta con un solo cambio in formazione. Ospina debutta al posto di Karnezis, è un tecnicismo che però cambia l’undici iniziale. Dodici titolari utilizzati.

Sampdoria-Napoli: Ospina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Diawara, Zielinski; Verdi, Milik, Insigne.

Il primo abbozzo di turn over. Diawara e Verdi sono i titolari 13 e 14, la partita gira male fin da subito e Ancelotti torna al doppio centrocampista già alla fine del primo tempo. Escono Insigne e Verdi, un dettaglio politico che non va sottovalutato. Entrano Ounas e Mertens, poi sarà la volta di Rog per Diawara. Il Napoli è senza regista vero, con Hamsik che resta in panchina e il doppio centrocampista Allan-Rog. Zielinski gioca a sinistra, il secondo tempo inizia meglio ma la partita è negativa per tutti. Anzi, Quagliarella la suggella con un tacco sontuoso. Ancelotti è pronto a varare la rivoluzione.

Napoli-Fiorentina: Karnezis, Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Hamsik, Zielinski; Mertens, Insigne.

Due nuovi titolari, il numero 15 e il numero 16. Sono Maksimovic e Mertens, in porta torna Karnezis. Il Napoli schiera gli stessi uomini di un ipotetico 4-3-3, ma in realtà difende con due centrocampisti davanti alla difesa e due esterni di centrocampo, Callejon e Zielinski. In avanti lo schieramento è più liquido, l’equilibrio arretrato è assoluto (la Fiorentina non è mai pericolosa) ma in attacco si fatica a concretizzare la mole di gioco. Entra Milik, finora sempre titolare, e serve un pallone dorato a Insigne. È il gol che decide la partita, i miglioramenti in fase difensiva consigliano ad Ancelotti di continuare così. Ancelotti presenta per la prima volta il suo 4-4-2 asimmetrico, con Zielinski che viene in mezzo al campo e Insigne schierato da attaccante, da seconda punta. Una svolta che rappresenta la base del nuovo Napoli.

Stella Rossa-Napoli: Ospina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski; Milik, Insigne.

È una partita di rimpianti, il Napoli domina ma non concretizza. Subisce poco, in qualche modo vengono confermati i progressi difensivi delle ultime partite. Fabian Ruiz fa il suo esordio, è il titolare numero 17 in stagione. Gioca una buona partita nello slot e con le attribuzioni di Hamsik, resta in campo fino al 90esimo, perché Marek entra al posto di Zielinski. Gli altri subentrati sono Mertens (al posto di Allan) e Ounas per Callejon, il Napoli è iperoffensivo ma non riesce a trovare la via del gol.

Torino-Napoli: Ospina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Luperto; Callejon, Rog, Hamsik, Verdi; Mertens, Insigne.

Storia di poche ore fa, Luperto e Rog portano a 19 il numero di titolari in questa annata. L’idea del tridente senza riferimenti funziona, in difesa il Napoli concede appena due tiri in porta alla squadra di Mazzarri. Uno di questi è il rigore di Belotti, causato da un pasticcio combinato Verdi-Luperto. Entrano Zielinski, Allan e Maksimovic, il serbo subentra a Luperto e va a fare il terzino destro, con Hysaj a sinistra. Ancelotti sembra aver trovato una quadratura con i due centrocampisti, Lazio-Napoli sembra distante anni luce. In realtà, è passato poco più di un mese.

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