Repubblica: il Napoli di Ancelotti cerca equilibrio e identità, è ancora una squadra indefinita
Il quotidiano romano presenta la Serie A, parlando di tutte le grandi: «Il Napoli non ha fatto rivoluzioni tattiche, per ora c'è incertezza sui giocatori».

Presentazione del campionato
Griglia di partenza del campionato secondo Repubblica, non è la (solita) sfida a chi inizia con i favori del pronostico quanto una presentazione sommaria delle grandi al via. Il progetto del Napoli di Ancelotti è presentato così: «Il passaggio da Sarri a Carletto non è rivoluzionario, il sistema resterà simile (dal 4-3-3 di Sarri all’albero di Natale di Ancelotti) ma al momento non si ha certezze sugli interpreti di questa nuova idea di gioco».
«Il Napoli – si legge – è la più indefinita tra le grandi. Per adesso, il regista lo fa Hamsik e il centravanti Milik, mentre Mertens arretra nell’affollata pattuglia degli attaccanti d’appoggio (Insigne, Callejon, Verdi, Ounas, prossimamente Younes, mentre Inglese è passato al Parma). Mancano ancora equilibri e identità, ma Ancelotti ha intenzione di continuare su questa strada. Punterà su un possesso palla più ragionato e un modo di attaccare più riflessivo».
Le altre grandi
Per quanto riguarda le altre grandi, si parla della Juventus come «squadra dai moduli diversi, con Allegri che partirà dal 4-4-2 e da Bernardeschi. Che sta guadagnando punti, e ha messo su una massa muscolare imponente». La Roma è la squadra con «i limiti più indefiniti, è una squadra con una forbice molto ampia tra potenzialità e fattori di rischio. Kluivert e Ünder sono così giovani da essere capaci di tutto».
L’Inter è «perfettamente spallettiana, e mescola talento, velocità, potenza, personalità, duttilità: tutto ciò che Spalletti vuole». Il Milan, invece, sarà «una squadra che demanderà a Higuain la responsabilità realizzativa, alla fine il 40% dei gol li segnerà lui e quindi i rossoneri agiranno in funzione di ciò. Grazie ai (possibili) nuovi arrivi di Bakayoko e Castillejo, ora la rosa di Gattuso è completa».