Il sarcasmo di Crosetti: Sarri e il Napoli erano belli e perdenti, ora entrambi perdono di brutto
Su Repubblica si compiace: “Sarri senza il Napoli è come il Napoli senza Sarri, inconsolabili, una prece”. E scrive che Abramovich non avrà pazienza
Dopo due sconfitte a inizio agosto
Bastano due sconfitte – una ufficiale e l’altra no – per scatenare Maurizio Crosetti che su Repubblica si diverte (è percepibile la soddisfazione del cronista) a tenere insieme il Napoli e Sarri.
Lo stato dell’arte è che Sarri senza il Napoli è come il Napoli senza Sarri, inconsolabili, una prece. Per adesso è così. E se tutti e due, insieme, erano belli e perdenti, ora separati perdono di brutto: 5 gol dal Liverpool, 2 dal City.
Inviato a Wembley per raccontare il Community Shield tra Manchester City e Chelsea, Crosetti (lui, quello della Torino che avvita bulloni) scrive che “l’utopia di un sarrismo subito vincitore a dispetto della tradizione è andata a sbattere contro Guardiola”.
Si sofferma sulle dichiarazioni post partita di Sarri: “«Io l’avevo immaginata diversa, l’emozione di Wembley, pazienza. Speravo di vincere ma siamo ancora tanto indietro, come del resto il Napoli: le fasi di cambiamento pretendono pazienza». L’unica merce che Roman Abramovich non possiede e non può comprare”.
E ancora: «Dovremo lavorare e ancora lavorare, e poi lavorare. Preferirei poterlo fare solo sul campo d’allenamento, invece si comincia subito. A Napoli, per ingranare servirono tre o quattro partite, però lavoravamo insieme già da tre mesi».
Poi si getta in un ardito parallelismo tra le due squadre:
Pedro fa Mertens, Morata fa Milik (ieri il paragone era da querela), Rüdiger fa Koulibaly, Hazard a suo tempo farà Insigne ( di più e meglio, naturalmente) e Jorginho fa Jorginho, anche se contro il City ha fatto poco o niente. I movimenti verranno, per ora sono un’ipotesi: «Lavoriamo da due settimane, il City da due anni: c’erano 6 giocatori che in pratica non avevo mai visto».
En passant, anche la Juventus ha perso: 3-1 dal Real Madrid, anche se la sconfitta è passata sotto silenzio.
Il commento della Federazione: «Il parabrezza dell’aereo si è rotto a mezz’aria dopo il decollo e il pilota ha fatto la cosa giusta guidando l’aereo in sicurezza all’aeroporto di Luanda»
“Non è la prima volta che sbaglia con l'Italia, già era sembrato vulnerabile contro l'Israele il mese scorso subendo quattro gol”, scrive il portale francese.
Alla Gazzetta: «Non potevo fruttare una ricca plusvalenza. Litigai con Gasperini ai tempi del Genoa, ma aveva ragione lui. In quel periodo ero meno concentrato, avevo già firmato per il Milan».
Lo scozzese non ha brillato nemmeno contro il Genoa, giocando con il 4-3-3 dal primo minuto. Anche la scorsa stagione aveva segnato un gol in sei partite di campionato.
Lobotka, invece, non ci sarà almeno fino agli inizi di novembre. Rrahmani spera di rientrare contro l'Inter. Buongiorno può farcela per la trasferta contro il Toro.
Per il CorSport la sua prestazione è da 6: “Lanciato dall'intuizione di Esposito, perde un tempo di gioco cercando di spostarsi il pallone sul destro. Si riscatta con l'assist”.
A Napoli finora ha segnato tre gol: uno in Coppa Italia e due in campionato. Si è fermato a lanciare bacioni da Firenze in quel gennaio che rappresentò una svolta
Il giornalista: «Quest'anno ci sono più impegni, deve stare attento alle partite-trappola. Il Napoli ha fatto il miglior mercato del panorama italiano»
Il giornale danese Jyllands-posten lo esalta: dopo un 2024 avaro di soddisfazioni - nessuna rete in nazionale per tutto l’anno - Hojlund si gode il momento