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Camorra, Reina: «Mi fido delle persone. Mi dissero che gli Esposito erano sponsor del Napoli»

Intervista al Mattino: «Me li presentò Cannavaro. Persino i miei genitori in Spagna sono stati raggiunti da notizie che mi associano a fatti di camorra».

Camorra, Reina: «Mi fido delle persone. Mi dissero che gli Esposito erano sponsor del Napoli»

L’intervista al Mattino

Pochi minuti fa abbiamo pubblicato l’intervista di Reina al Corriere dello Sport. Una chiacchierata più “calcistica” con il quotidiano romano, mentre con Il Mattino il focus si sposta sull’inchiesta della Federcalcio in merito alle sue frequentazioni fuori dal campo. La posizione di Reina è la seguente: «Non mi ritengo una persona coinvolta nell’ambiente di cui si parla da giorni. Persino i miei genitori in Spagna sono stati raggiunti da notizie che mi associano a fatti di camorra. Quando io non ho avuto alcun rapporto con clan, boss o soggetti in odore di crimine organizzato».

Il rapporto con i fratelli Esposito, in carcere per intestazione fittizia di beni: «Gli Esposito mi vennero presentati da Paolo Cannavaro nei giorni del mio arrivo a Napoli. Li ho incontrati e frequentati come per altre trecento persone che mi sono state presentate a Napoli in questi anni. Credevo fossero imprenditori, inoltre mi è stato detto che erano sponsor del Napoli, che avevano dei rapporti commerciali con il club. Perché non fidarmi?».

La festa nel locale degli Esposito un anno dopo il loro arresto: «A me avevano spiegato che erano stati scarcerati. Pensavo che le accuse nei loro confronti non fossero veri, insomma sono sempre portato a fidarmi delle persone. Abbiamo fatto serate insieme, ma non lo nego. Ma non c’era alcun elemento che potesse impedirmi di frequentare persone che mi sono state presentate come sponsor. E che mi hanno sempre mostrato lealtà e correttezza. Anche in Spagna ho amici su cui non nutro riserve, forte della mia buona fede, che però mi hanno sconsigliato di frequentare».

Reina nel centro scommesse degli Esposito? «La mia condotta è sempre stata perfetta. Non sono mai entrato in quel centro scommesse».

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