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Albertini: «Ancelotti porterà equilibrio al Napoli che ha perso lo scudetto nei momenti delicati»

Intervista al Mattino: «A Napoli ci si entusiasma e ci si deprime rapidamente. È venuto per vincere, non per far bene. Lui è come Messi o Cristiano Ronaldo»

Albertini: «Ancelotti porterà equilibrio al Napoli che ha perso lo scudetto nei momenti delicati»

Mentalità e comunicazione

Bel colpo del Mattino che, con Bruno Majorano, intervista Demetrio Albertini erede – sia pure con caratteristiche diverse – di Ancelotti al Milan. Albertini insiste molto sulla capacità di Ancelotti di dare equilibrio a una piazza e a una squadra che nei momenti cruciali del campionato si sono lasciate travolgere dagli eventi e hanno perduto punti fondamentali per la conquista dello scudetto.

È come prendere Messi o Cristiano Ronaldo

Albertini comincia col dire che «prendere Ancelotti è come aver portato Messi o Cristiano Ronaldo». Giustamente il centrocampista batte molto sul tasto della svolta a livello di mentalità e di comunicazione che una scelta del genere comporterà.

«Porterà equilibrio a una piazza che alle volte si è fatta trascinare dagli eventi. Il Napoli ha perso l’ultimo campionato per la mancanza di equilibrio nel momento di flessione fisiologica che c’è durante una stagione. Con Ancelotti sarà il gap da colmare e lui è maestro in questo. Gli azzurri non sono mai stati inferiori alla Juve, ma hanno perso dei punti per strada e chi invece ha esperienza per gestire queste fasi riesce a portare a casa quei punti che alla lunga si rivelano decisivi».

«È venuto per vincere»

Albertini ammette di essere rimasto sorpreso Insiste molto su questo punto: «Carlo porterà equilibrio in una città che vive sulle ali dell’entusiasmo della gente e per lui questo sarà un grande stimolo, ma sono sicuro che sarà bravo a gestire la pressione perché è uno che sa adattarsi a tutte le circostanze. Le novità che porterà non sono solo quelle di campo ma anche di gestione dell’ambiente. Da questo punto di vista penso proprio che può far crescere anche la modalità di approccio della piazza perché sappiamo tutti che a Napoli ci si entusiasma e ci si deprime rapidamente. Ma non sarà l’ambiente a doversi adattare a lui, perché Carlo è così bravo da farlo sembrare naturale».

Albertini non si aspettava l’arrivo di Ancelotti a Napoli. «Carlo è venuto a Napoli per vincere, non solo per fare bene.

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