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VIDEO – Buffon: «La mia lite con Benatia è un gossip inventato per destabilizzarci»

Il capitano della Juventus al canale ufficiale dei bianconeri: «Benatia è un ragazzo educatissimo, da tempo creano notizie false per minare l’armonia-Juve».

VIDEO – Buffon: «La mia lite con Benatia è un gossip inventato per destabilizzarci»
Buffon

L’intervista a JTv

È già successo tutto, molto molto in fretta. Le indiscrezioni sulla lite (l’ennesima) nello spogliatoio juventino, con Buffon scagliatosi contro Dybala e Benatia. In un batter d’occhio, ecco l’immediata replica del mondo bianconero. Parla Buffon in prima persona, in video, alle telecamere di JTv, canale ufficiale del club. Le parole sono quelle che ti aspetteresti, in casi del genere: «Queste sono le strisce del gossip, inventato palesemente dopo le sconfitte. Vale soprattutto per squadre che danno l’impressione di non avere talloni d’Achille, come la Juventus. Si cerca sempre di destabilizzare le nostre certezze, l’unione del gruppo».

Buffon chiarisce però l’esistenza reale di un confronto tra i bianconeri: «Da quando sono alla Juventus, spesso è successo che i calciatori si confrontino tra di loro. È vero, è accaduto. È logico e doveroso. Ma a nessuno, almeno nei miei diciassette anni di Juventus, si è permesso di puntare l’indice verso qualcuno, colpevolizzandolo per una sconfitta o un errore. E questo, fino a quando sarò capitano di questa squadra, non accadrà mai. Inoltre Medhi è un ragazzo estremamente rispettoso, che ha sposato la causa-Juventus con una grande educazione e una’altrettanto grande sensibilità rispetto alle dinamiche del gruppo, anche per la semplice espressione di un pensiero».

«Mi dispiace – prosegue Buffon – dover smentire le voci su una risposta di Medhi, su una mancanza di rispetto nei confronti dei compagni o di una risposta verso di me. In presenza di queste notizie false, una precisazione è dovuta. Per la tutela del gruppo e del calciatore». Sotto, il video dell’intervento completo.

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La seconda parte analizza i fatti del campo: «Seppur a nostro discapito, questo campionato sta diventando punto a punto. Noi ne abbiamo dilapidati cinque davvero importantissimi, ma siamo sempre in testa, con un margine risicato. Dobbiamo rimanere su fino a fine stagione, questo deve essere il nostro obiettivo e il nostro dovere. Veniamo da una rincorsa importante, con un enorme dispendio di energie fisiche e mentali. Manca un mese, dobbiamo rimettere la testa nel carro armato e andare giù fin quando possibile. Poi, se gli altri saranno più bravi di noi faremo loro i complimenti, perché in un campionato di 38 partite chi vince, l’avrà meritato. Ma questo è un pensiero ancora molto lontano».

«Dobbiamo tornare in campo – conclude Buffon – subito in campo, per quattro sfide decisive più la finale di Coppa Italia. Si tratta di venti giorni in cui dobbiamo tornare veramente sul campo con una ferocia e una brutalità sportiva di prim’ordine. Dobbiamo essere uniti, altrimenti si finisce per fare il gioco degli avversari. Nei nostri pochi momenti di difficoltà, hanno sempre cercato di creare delle voragini con notizie tendenziose. Ma non ci sono mai riusciti. A questo punto vorrei che la squadra e il popolo juventino potessero compattarci, in modo da creare il muro di protezione che ci porterà a un finale da vera Juventus».

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