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Milan-Napoli 0-0, pagelle / Milik ha la palla della vita, ma il destino si volta dall’altra parte

Encomiabile Maggio. L’aria di sinistra fa bene a Hysaj. Freschissimo Piotr e prezioso Milik. Insigne anima del Napoli

Milan-Napoli 0-0, pagelle / Milik ha la palla della vita, ma il destino si volta dall’altra parte

REINA. Addio monti e Marechiaro, per scimmiottare l’autoctona divinità manzoniana. È triste ammirarlo tra i pali del suo futuro meneghino. Addio monti, Marechiaro e Pepe Reina. Il suo cuore non è diviso ché è professionista coi fiocchi e così il pipelet partente sfodera una prestazione da applausi: parate, respinte e una magia coi piedi su Kalinic – 7

Inizia subito, quando non sono passati neanche 5 minuti già è stato attento due volte. Ne farà almeno altre due. Concentrato – 7

Christian il Veterano

MAGGIO. Talvolta il ritmo è infernale ma lui non si scompone e ribatte colpo su colpo. Encomiabile e impeccabile, il Veterano Maggio è un esempio altissimo di dedizione alla causa azzurra, Ilaria cara. Senza dimenticare che dalle sue parti si aggira Calhanoglu – 6,5

Nonostante sia la terza scelta, non fa nulla per demeritare il compito di responsabilità che gli è stato assegnato. Un solo cross inutile, che fa ricordare l’era Mazzarri. Per il resto, piena sufficienza – 6,5

Difesa senza quasi sbavature

ALBIOL. Oggi tutta la difesa gioca una partita quasi senza sbavature e l’Ispanico nostro è un ascensore che sale ogni volta con elvetica precisione per prenderle tutte quante. Sì, tutte quante. E almeno in due occasioni è provvidenziale – 7

Un liscio al 45’, che però, hai ragione, non gli abbassa troppo la media – 6,5

KOULIBALY. Qualche regalino lo concede pure ma annienta Kalinic e a Kessie, che pure fa paura se te lo ritrovi davanti, dimostra chi è il più forte in un paio di corpo a corpo – 6,5

Un paio di scivoloni, a cui tenta comunque di rimediare. Il duello fisico con Kessie è tutto da guardare – 6,5  

L’aria di sinistra fa bene a Hysaj

HYSAJ. L’aria di sinistra gli fa molto bene. Per niente goffo come nelle ultime partite, ritorna dinamico ed efficace in tutte e due le fasi, difesa e spinta. Eppure il suo cliente è Suso, che gli sfugge una sola volta all’inizio – 6,5

Non è la sua fascia, eppure gioca una signora partita. In più di un’occasione, fa il muro laterale – 7  

Allan a metà

ALLAN. Un guerriero ritrovato a metà. Fa vari errori quando si tratta di offendere, ma è micidiale nei recuperi e nelle rotture di scatole agli avversari. In ogni caso non “spacca” mai e sì che oggi sarebbe servita un’invenzione, un’idea per dare scacco matto – 6

Non inventa, non fa la differenza, ma corre e recupera. Alla mezz’ora del secondo tempo, per esempio, quando non cede nemmeno di un millimetro: piuttosto, la morte – 6

ROG dal 42’ del secondo tempo. Continua a essere umiliato da Sarri con quattro, cinque minuti a partita. Quando invece energie nuove e fresche servirebbero prima, molto prima – senza voto

Cinque minuti di partita cinque – sv

L’estenante palleggio di Jorginho

JORGINHO. Il palleggio è estenuante ma “cieco”, senza sbocchi. Ed è per questo che a volte appare lento. In realtà più che colpa sua, è responsabilità dei due terzi dell’attacco azzurro, Mertens e Callejon – 6

Quanti palloni avrà toccato? Un milione? E quanti movimenti avrà innescato? Peccato che trovi solo Insigne ricettivo, hai ragione – 6,5

HAMSIK. Più vispo del solito. Apre spesso bene per Insigne e soprattutto male per Callejon. Anche il Capitano cerca di trovare invano una chiave di volta per scardinare la scacchiera rossonera. Al 2’ della ripresa Insigne gli restituisce un pallone ghiottissimo ma lui lo trasforma in un passaggio tesissimo che termina in fallo laterale – 6

Scambia tantissimo con Lorenzo, è vero, ma non fa mai male – 6

Freschissimo Piotr

ZIELINSKI dal 20’ del secondo tempo. Giusto per dare un’idea del suo apporto: è Zielinski a creare quella palla d’oro per Insigne a dieci minuti dalla fine – 6,5

Un capolavoro. Quando nessuno lo cercava più, per paura del contropiede rossonero, Piotr lo ha pescato divinamente in mezzo alla folla – 7  

Callejon e Mertens mediocri

CALLEJON. Un’altra partita mediocre, senza spinta propulsiva e con qualche tiro maldestro e sbilenco. Va in campo ché il circo è prigioniero del dogma dei titolarissimi – 5

Un dogma inspiegabile, oggi – 5

MERTENS. Fa davvero male vederlo così evanescente, impotente, completamente inutile – 4,5

Se non altro, ha lottato un pochino più del solito – 5  

La palla della vita 

MILIK dal 20’ del secondo tempo. Una domanda per il Comandante adorato da un’intera città: se pure dovesse avere solo trenta minuti di autonomia non sarebbe comunque meglio, da soldatino immobile, dell’inguardabile Mertens di questi tempi? In pieno recupero ha la palla della vita, per quanto riguarda la lotta scudetto, ma il destino si volta dall’altra parte – 7

La gioia è tutta nel vedere quanto è determinante, che è tornato. Il rammarico è che forse è già tardi, che se non si fosse fatto male così presto staremmo scrivendo altre cose. Certo, oggi, sulla sua strada, ha trovato un portierone che, per dirla alla Buffon, si è dimostrato davvero insensibile. Comunque non è che si può incolpare né Milik né Donnarumma se la partita non si è sbloccata prima: c’era tutto il tempo per farlo – 7

L’anima della squadra

INSIGNE. Incarna l’anima di questa squadra stanca, orfana dei guizzi geniali e circensi di un tempo. E oggi la incarna più nel bene che nel male, Lorenzo il Magnifico. Dirompente al 35’ del primo tempo con quel tiroaggggiro finale. Un altro di tiro, al 36’ della ripresa, centra lo specchio della porta ma c’è lo stabiese Donnarumma – 7

Lo stop sulla delizia di Piotr, ad esempio, oppure, andando a ritroso, il tiro di prima del 38’, e i palloni che gli riesce di far passare sotto le gambe, o l’assist al bacio per Milik. Crea spazi in ogni modo, è il titolarissimo che più fa la differenza – 7

Non è meglio giocare dopo la Juve?

SARRI. Fosse entrata la zampata di Milik staremmo qui a scrivere sull’onda dell’euforia e della speranza. Lo zero a zero fa invece risaltare i limiti dell’attuale Napoli, incapace di affondare il colpo come una volta. Il secondo posto sarà comunque un evento straordinario ma la piazza è già pronta a fucilare il papponismo e a salvare lui – 5

Ma non era meglio quando giocavamo dopo la Juventus, Fabrizio? È solo una domanda, ma la psicologia, a volte, è più importante dei muscoli. Anzi, quasi sempre – 6

ARBITRO BANTI. Una pacchia per lui: senza azioni dubbie e senza Var. Per divertirsi distribuisce un po’ di cartellini gialli giustissimi – 6

Fortunatamente ne ha elargito uno anche a Kalidou, così almeno il 22 stiamo più tranquilli – 6

 

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