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De Laurentiis: «Sarri ha un contratto e una clausola, se qualcuno la pagasse non potrei oppormi»

L’intervista di Aurelio De Laurentiis al Corriere dello Sport: «Nei prossimi cinque anni, devo investire 150 milioni nel nuovo stadio e nel nuovo centro sportivo del Napoli».

De Laurentiis: «Sarri ha un contratto e una clausola, se qualcuno la pagasse non potrei oppormi»
Foto Ssc Napoli

L’intervista al Corriere dello Sport

Aurelio De Laurentiis torna a parlare. Lo fa con un’intervista-fiume al Corriere dello Sport, nel giorno di Milan-Napoli. La prima parte del dialogo è incentrata sulla Formula E, sulle automobili – altra grande passione del presidente azzurro. L’idea di ADL sarebbe quella di organizzare un Gran Premio a Napoli, o comunque nel napoletano.

Dopo, si inizia a parlare di calcio:  «Sono molto preoccupato per un gioco che amo. Non so per quanto ancora i giovanissimi riusciranno a resistere di fronte a questo sport che viene gestito in maniera vecchia e obsoleta. Pensi per un attimo a come si raffreddano gli animi con un intervallo di 15 minuti, non si può».

Le modifiche suggerite da De Laurentiis alla nuova Lega, e per il calcio in generale: «Sono rimasto molto affascinato dalle arene degli E-Sports in America, ho detto ad Andrea Agnelli di fare il nostro torneo virtuale in attesa della Superlega Europea dei club che ho in testa da sempre. Per il futuro, dobbiamo convincere il futuro Governo a modificare la Legge Melenadri e la Legge 91 del 198 . Sono passati quasi quarant’anni. Urge rinnovare, compresa anche la necessità di costruire una tipologia di competizione più allettante, meno noiosa, anche per le televisioni. Non tutti possono competere per gli stessi obiettivi. Ma alla fine si falsa il campionato: ci sono squadre in lotta per l’Europa e le altre per salvarsi, non può funzionare così».

Il contratto di Sarri

C’è una parte dedicata al calcio “vero”, non quello virtuale degli E-Sports e dei grandi cambiamenti. Si parla del contratto di Sarri: «È già bello che firmato, e depositato da tre anni. Solo che nel mondo del calcio, tutto viene rimesso in discussione ogni anno. E a prescindere dagli accordi in essere. In questo caso, c’è una clausola rescissoria di 8 milioni di euro. Se qualcuno si dovesse presentare e lui volesse ambire a qualcosa di diverso, ad andare via, io non mi potrei opporre. Ognuno deve fare ragionamenti di possibilità imprenditoriale e capacità sportiva. Napoli sa che non può andare oltre certi limiti di fatturato, stiamo lottando per cambiare le regole del calcio e per aumentare le possibilità di profittabilità o fatturabilità per permettersi maggiori spese. I calciatori sono passati a cifre folli da quando sono arrivati gli arabi… Insomma, bisogna rivedere tutto».

Nuovi investimenti

«Nei prossimi cinque anni – prosegue De Laurentiis – devo investire nel nuovo stadio e nel nuovo centro di allenamento. Almeno 120-150 milioni di euro da mettere sul tavolo. E non è tanto il problema di investire, ma se Napoli è capace di fatturare tanto da giustificare questi investimenti».

Il finale di stagione: «Sarà decisivo il numero di sconfitte di Napoli e Juventus. Fino alla fine, nessuna delle due squadre deve più perdere. Chi ci riesce, porterà a casa lo scudetto. Io, personalmente, vorrei giocare uno spareggio. Farebbe miliardi di spettatori».

 

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