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Napoli-Atalanta 1-2, pagelle / Tira vento sul san Paolo, ma niente aria di Coppa

Lo scivolone di Chiriches, l’inadeguatezza di Mario Rui. Neanche i piccoletti riescono ad incidere. Tutto da dimenticare

Napoli-Atalanta 1-2, pagelle / Tira vento sul san Paolo, ma niente aria di Coppa

SEPE. Non tira aria di Coppa, stasera sul san Paolo. E lui, martire e incolpevole, si becca la doppia razione di pappine orobiche. Martire un po’ maldestro però, come quando recapita sui piedi del solito Papu un rilancio sbagliato – 6

Aria umida di pioggia e lacrime, Fabrizio. Si era capito sin dalle prime battute del coro da requiem e del commento Rai. Era quasi inevitabile una fine così! – 6  

“Ce la fai o no?”

HYSAJ. Nel primo tempo, in un Napoli che avanza a strappi per via verticalissime, l’onesto faticatore Hysaj indovina un bel lancio profondo per Rog. Poca roba. Le fasce stasera sono off limits e diventa un altro agnello sacrificale: per tutti, amici e nemici. Compreso Sarri che s’incazza come una bestia quando sta male e lo lascia in campo per mettere Allan al posto di Ounas – 5

Mi è rimasto un dubbio: si è incazzato perché Hysaj non si sente bene; perché Hysaj non è stato chiaro nel far capire se voleva o meno la sostituzione; o perché lui aveva già deciso di far entrare Allan e quindi non voleva riprendere in mano il taccuino e ricominciare tutto daccapo? Sta di fatto che il povero Hysaj non solo si è preso lo sfanculamento del mister e le bestemmie di Allan che si era andato a sedere di nuovo in panchina, ma è pure rimasto in campo perché del suo malanno non ha destato interesse in alcuno – 5  

La maledetta scivolata di Vlad

CHIRICHES. La sua partita sta in quella maledetta scivolata che proietta il maledetto Papu verso lo zero a due. Indi partecipa all’imbambolamento generale sullo zero a uno di Castagne. Tutto da dimenticare e nulla da ricordare – 5

Devo dire: a me è sembrato abbia giocato un’ottima partita almeno fino al 60’. Ho contato un’ottima copertura sul finire del primo tempo e due splendide chiusure su Gomez in corsa. Poi è scivolato, è vero, e ci è costato carissimo. Ma il dubbio che la sua partita non fosse stata buona mi è sorto quando i commentatori lo hanno definito il migliore in campo. Però il tuo 5 è ingeneroso – 6  

KOULIBALY. È il Re Bambolo dell’imbambolamento di cui sopra. Oneri e onori quando si guida la difesa e stasera più che oneri sono schiaffoni sonori. Per i nerazzurri è tutto facile nell’azione del primo gol. Cornelius ha il tempo per tirare poi c’è una ribattuta e la palla finisce a Castagne che castagnea – 5

Pure qua: in realtà è stato forse il più sicuro del suo reparto, a parte un paio di occasioni in cui è andato molle e non ha risolto niente. Erano le determinanti, però – 6

“Non è cosa” per Mario Rui

MARIO RUI. A Napoli, Ilaria cara, c’è un’efficace frase idiomatica per inchiodare l’inadeguatezza: “Non è cosa”. Mario Rui rasenta il disastro totale. È spaesato e dannoso, come quando scivola sul primo gol di Castagne – 4,5

In realtà, scivolando, ha pure parato quella palla bruttissima, Fabrizio. L’imbarazzo è arrivato dopo: Kalidou non ci arriva col piedino allargato con cui chissà cosa voleva fare, Sepe si siede col culo per terra e l’Atalanta va in gol. Il povero Mario Rui? È stato scaltro nel fare ammonire quel povero maronno che non gli aveva fatto alcun torto e che certo non poteva scomparire, anzi, gli è andato addosso e gli ha fatto prendere il giallo. Sai di quelli che son poca cosa e allora devono mettere in campo doti alternative – 5  

ROG. Pompa adrenalina e idee là in mezzo, ma stasera il centrocampo azzurro langue e soffre e lui da solo può fare pochissimo. In ogni caso l’azione più pericolosa del Napoli origina da una sua poderosa progressione intorno alla mezz’ora del primo tempo – 6

Da segnalare, al 42’, il fatto che ha portato via palla pesantemente ad un avversario senza fare fallo. Ripeto: senza fare fallo. Vabbè, che c’entra che lo ha fatto dopo… – 5,5

Condizionale Diawara

DIAWARA. Per carità, nessuno gli chiede di fare come il maestoso Riccardo Muti tornato a dirigere il concerto di Capodanno a Vienna, il concerto più bello del mondo. Una parvenza di direzione però avrebbe dovuto darla. Avrebbe, appunto. Condizionale. Non indicativo – 5

In realtà stecca completamente, almeno quando, al 7’, sbaglia del tutto il retropassaggio a Sepe regalando palla all’Atalanta per la rimessa – 4,5

HAMSIK. L’Atalanta non fa giocare e detta legge ma il Capitano prova un po’ di incursioni per dare una scossa. Incursioni e anche assist, come quello fantastico di sinistro al 18’ per Callejon – 6

Per me uno dei migliori in campo, finché ci è rimasto. Aperture linde e pinte, lievi tocchi di prima, belle verticalizzazioni. Ho visto la luce – 6,5  

INSIGNE dal 55’. Gli azzurri hanno tutti la testa altrove, anche quelli che entrano dopo come Insigne. Certo, serve lui a Martens il pallone dell’uno a due, ma prima e dopo il gol non combina nulla – 5

Quando guardi il cambio dei due piccoletti e speri che succeda qualcosa e quel qualcosa, poi, è solo un assist, resti spaesato sul divano a chiederti perché – 5  

Si accende Ounas

OUNAS. Si accende in due minuti a metà del prima tempo. Una giocata scaturita da Callejon e un tentativo di rovesciata. Poi si smarrisce di nuovo nello sbandamento corale della squadra – 5

C’è anche lo splendido passaggio a Zielinski che però rimbalza una volta di troppo e arriva in braccio al portiere. Uno dei più brillanti, comunque – 6,5  

ALLAN dal 72’. È l’azzurro più in forma del momento ma il tempo a disposizione è poco per raddrizzare da solo una partita nata male e finita peggio – 6

E infatti il voto non glielo do, stavolta – sv

Il supertitolarissimo Josè

CALLEJON. Da centravanti si arrabatta con dignità e va segnalato un diagonale al 7’. È il supertitolarissimo per eccellenza del sarrismo e deve portare la croce pure nelle situazioni più estreme e negative – 5,5

Applaude, applaude sempre, Josè. Gliela passano male e lui applaude, sbaglia il tocco e applaude, non gliela passano e gli chiedono scusa per non averlo visto e lui applaude di nuovo. Dovrebbe dare più capate in bocca, a volte – 5,5

MERTENS dal 55’. Almeno segna e si sblocca. Consolazione magrissima e amarissima. Solo quella – 6

L’unica cosa che fa è quel colpo di testa arrivato, tra l’altro, mentre il portiere era disattento – 5,5

Zelig Zielinski

ZIELINSKI. Ounas gli fornisce un pallone d’oro, dopo la sgroppata di Rog, e lui incredulo l’appoggia morbido senza convinzione. Peccato. Poi diventa uno e trino. Vice-Insigne, vice-Hamsik, vice Callejon. Zelig Zielinski – 6

Ah, allora l’hai vista quella bellissima palla di Ounas! – 5,5

SARRI. L’approccio della partita è stato più letale del fatidico turnover e arriva per il sarrismo la terza eliminazione in tre anni dalla Coppa Italia, due volte ai quarti e una in semifinale. Almeno in questa competizione Mazzarri e Benitez hanno fatto meglio di lui. Sono dati oggettivi Ilaria eh! – 5

Oggettivo è che meno male che ci sparagniamo la partita con la Juve, Fabrizio! Già leggo commenti sul turnover, il mercato, l’impossibilità, per Sarri, di centrare gli obiettivi importanti, la squadra che è ridotta all’osso e che ha l’affanno, la previsione di una sconfitta a Bergamo e persino l’eliminazione dall’Europa League che ancora deve iniziare! Non è che forse forse l’anno è iniziato nel migliore dei modi? – 5  

ARBITRO GIACOMELLI. Inguardabile. Nega un rigore agli azzurri e distribuisce cartellini a vanvera – 3

Disastroso. Come la telecronaca. E pareggiare la partita su quel piano era quasi più difficile che pareggiarla in campo – 3

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