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Inglese: «Noi calciatori siamo privilegiati, ma quante rinunce. Napoli? Non so se sarò all’altezza»

L’intervista a Repubblica di Roberto Inglese: «Non mi vergogno a dire che quando sarò a Napoli proverò a testare di nuovo i miei limiti».

Inglese: «Noi calciatori siamo privilegiati, ma quante rinunce. Napoli? Non so se sarò all’altezza»

L’intervista a Repubblica

Roberto Inglese torna a parlare di Napoli, del Napoli. E lo fa da calciatore azzurro, da promesso sposo del Napoli. Con sano e comprensibile realismo: «Sono di proprietà del Napoli, prima o poi andrò lì. Se succederà subito o a giugno, però, non lo so. Quando ho affrontato gli azzurri in campionato, non mi ha fatto alcun effetto particolare. Non ho ancora respirato l’aria di Napoli, non ho vissuto lo spogliatoio. E ho conosciuto solo Insigne, durante il ritiro della Nazionale».

Inglese all’altezza della nuova avventura: «Sognavo di giocare in Serie A una volta prima dei 30 anni. Ne ho 26, sono arrivato in doppia cifra. Non mi vergogno quindi a dire che non so se sarò all’altezza del Napoli. Proverò a fare un altro passo in più, a cercare di individuare i miei limiti. E a superarli, magari».

La storia di Roberto, l’uomo prima che il calciatore: «Di solito mi apro e racconto la mia vicenda umana alle cene con i tifosi. Noi calciatori siamo dei privilegiati, il nostro gioco è diventato anche il nostro lavoro. Però ci sono dei lati negativi: sono andato via da casa a tredici anni, vedo i miei genitori ogni tre o quattro mesi. Ho fatto tante rinunce e ho avuto fortuna, per un Inglese che ce la fa ci sono mille ragazzi che fanno gli stessi sacrifici e non arrivano a certi livelli».

 

Intanto, il Corriere di Verona scrive dell’infortunio occorso a Inglese durante l’ultima di campionato col Benevento: «Non si è allenato con la squadra, è in dubbio per il match contro l’Udinese. Oggi ci saranno gli accertamenti di rito, ma dovrebbe trattarsi di un trauma contusivo al ginocchio».

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