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Il caso-Donnarumma: la «violenza morale», la clausola rescissoria che non c’è e l’addio probabile

L’addio di Donnarumma al Milan sembra essere la soluzione più probabile, tra l’altro la migliore possibile per tutti. Come Raiola ha vinto la sua battaglia, di nuovo.

Il caso-Donnarumma: la «violenza morale», la clausola rescissoria che non c’è e l’addio probabile

L’articolo della Gazzetta

Un altro, meraviglioso, caso Donnarumma. A circa cinque-sei mesi di distanza dal rinnovo complicato formalizzato tra club e calciatore, ecco aprirsi il nuovo fronte. La notizia-madre è di ieri: Donnarumma lamenterebbe «pressioni psicologiche, quindi violenza morale» rispetto alla firma apposta a luglio. Ieri, il Corriere della Sera scriveva così: «Il team legale di Raiola chiede l’annullamento del contratto appellandosi a una presunta violenza morale che il ragazzo avrebbe subito: in quel martedì di luglio l’agente non era presente negli uffici di Casa Milan mentre l’avvocato Rigo per protesta lasciò la stanza al momento degli autografi. Così Gigio, dopo aver percepito tre mensilità, ha inviato un documento ai dirigenti in cui sostiene di essere stato oggetto di pressioni psicologiche, firmando senza la necessaria serenità».

Il day after è ancora più complesso. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Donnarumma non avrebbe sottoscritto il documento sulla sua clausola rescissoria. In Lega, mancherebbe l’apposito allegato al contratto del portiere di Castellammare. Il valore dinamico di questa cifra oscillerebbe tra i 40 e i 70 milioni, sarebbe contenuto in una scrittura privata. Ma non è questo il punto. Secondo la rosea, ora che i rapporti sono di nuovo tesi verrebbero a galla questo e altri equivoci non chiariti a luglio. Allontanando, di fatto, Donnarumma dalla permanenza in rossonero.

Tra bilanci e realtà

Si parla di cessione, addirittura già a gennaio. E sarebbe la soluzione migliore per tutti: se Donnarumma vuole lasciare il Milan, si potrebbe fare per circa 40 milioni di euro. Ovvero, la cifra prevista dalla clausola senza la qualificazione Champions (che, a questo punto della stagione, è difficilmente avvicinabile come obiettivo). Il bilancio del Milan prenderebbe un po’ di aria fresca e l’entourage del calciatore potrebbe incassare la sua commissione.

Insomma, tutto sembra essere cucito ad arte per costruire e imboccare questa via d’uscita. Tanto che, sempre la Gazzetta, racconta di come Raiola si sia incontrato già due volte con Fassone per portare a compimento il suo disegno. Due incontri definiti «costruttivi», appena prima e appena dopo il cambio in panchina Montella-Gattuso. Anche per parte del Milan, evidentemente, sono nate necessità e quindi condizioni favorevoli (economiche, soprattutto) per l’addio. Magari non anticipato, a gennaio, ma a fine stagione.

Proprio in virtù di questa situazione, la Gazzetta scrive dell’interesse di Paris Saint-Germain e Real Madrid. I primi sarebbero alla ricerca di un grande portiere titolare, il primo obiettivo dichiarato dalla Francia è Oblak però Donnarumma pure non sarebbe male. Per la Casa Blanca, invece, ci sarebbe da integrare il reparto retto da Keylor Navas e Kiko Casilla. Donnarumma sarebbe un’occasione, per età e qualità. Raiola, che la pensa più o meno allo stesso modo, inizia a fregarsi le mani. Perché sta vincendo proprio lui, di nuovo.

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