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Diritti tv, le voci su un’offerta dal Qatar: 13 miliardi per i prossimi dieci anni

I grandi club non sono convinti, per via della possibile stagnazione dovuta a un legame così lungo; le piccole, invece, sono attratte da diritti tv con introiti fissi e garantiti.

Diritti tv, le voci su un’offerta dal Qatar: 13 miliardi per i prossimi dieci anni

L’indiscrezione della Gazzetta dello Sport

In attesa della pubblicazione del bando per i diritti tv domestici, triennio 2018/2021 – dopo che la prima asta non è andata proprio benissimo -, si rincorrono le voci per una soluzione esterna. Ed estrema. Secondo quanto riprotato dalla Gazzetta dello Sport, alcuni intermediari della Lega Serie A avrebbero presentato un’offerta da 13 miliardi di euro per i prossimi dieci anni. Calcolo veloce: si tratterebbe di 1,3 miliardi l’anno. Il soggetto interessato è la International Bank of Qatar.

Ovviamente, da qui parte la disputa sulle prospettive. L’idea di legarsi per dieci anni a un solo soggetto economico comporterebbe il rischio di una stagnazione. Anche perché l’operazione costerebbe ai club l’1,5­2% di commissioni fisse e il 15% variabili. Una differenza minima, considerando anche la crescita veloce delle altre leghe continentali. Il rischio, secondo i club di Serie A – soprattutto quelli più importanti – sarebbe quello di ripetere un caso Infront. Anche se la società funge solo da advisor e promette anche una garanzia di risultato, fino al 2021. L’idea delle squadre medie e piccole di Serie A è esattamente opposta: la sicurezza di un minimo garantito dai diritti tv, e a lunga scadenza, potrebbe aiutare nella programmazione e nella salvaguardia dei bilanci. Insomma, prepariamoci ad altri giorni di passione. E di guerre intestine, forse.

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