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Pagelle / Il gemello spento di Hamsik non c’è più, Allan ricama e sradica palloni

Il voto più alto va a Sarri: otto. Jorginho è una macchina sparapalloni, Reina rischia la paperona, Mertens il peggiore

Pagelle / Il gemello spento di Hamsik non c’è più, Allan ricama e sradica palloni

Le pagelle di Crotone-Napoli 0-1, per questa volta a cura solo di Fabrizio d’Esposito

REINA Il nostro Pepone rischia la paperona con quel rilancio sbagliato su Trotta. E dire che nel primo tempo, pressato, aveva confezionato un lancio sublime. A Crotone, comunque, l’area azzurra è come una strada deserta alle otto della mattina di Capodanno. Pochissimi i passanti, come Stoian e Crociata. E stasera sufficienza per tutti – 6

MAGGIO All’11’ gli riesce un cross di rara perfezione per una mancata girata al volo di Insigne, che non è in serata. Maggio c’è e si fa pure lui novanta minuti da campione d’inverno – 6,5

ALBIOL Là dietro è il deserto ma lui riesce a farsi ingiallire da Mariani arbitro. Qualche sbavatura non manca ma nel complesso l’Ispanico gestisce con estrema serenità (non nel senso renziano, specifichiamo) una partita che non si poteva né perdere né pareggiare – 6

KOULIBALY La sua ossessione per la ferocia stasera è placida, calma ma sempre inarrestabile. Non concede nulla e amministra con spiccato buon senso da padre di famiglia, lui che è tra i più giovani – 6,5

HYSAJ I rossoblu crotonesi offendono poco e lui ne approfitta per affinare la spinta offensiva limitata dal solito piede ruvido del passaggio finale. Così stasera l’intera catena di sinistra, per usare l’orrida definizione dei fanatici della tattica, ritorna quasi uno splendido ingranaggio. Quasi eh! – 6,5

ALLAN Nella vana ricerca di aggettivi e metafore nuove, forse è più efficace fare il copia e incolla dei giudizi recenti. Il migliore, ancora una volta. Ricama assist essenziali nella loro bellezza, tra cui quello per il gol vincente di Hamsik. Sfonda il muro del Crotone da tutte le posizioni, prendendo palle e punizioni. Da fenomeno il secondo minuto di recupero, quando ferma Budimir e riparte – 7,5

JORGINHO Si gioca in una sola direzione e gli tocca un superlavoro di fine anno. Jorginho sembra la macchinetta che spara palle in continuazione quando ti alleni a tennis. È sempre lì in mezzo e sempre la tocca. Unico neo: si perde Stoian che va al tiro – 7

DIAWARA dal 32’ del secondo tempo. Mantiene la barra diritta a centrocampo e ingarra finanche un pregevole tiro che Cordaz respinge – 6,5

HAMSIK Eccome se segna adesso. Alla fine del 2017 segna al 17’ il gol numero 117 con la maglia 17. Uno scioglilingua contro il malocchio da intonare con la canzone di Capodanno. Il Capitano ha smarrito l’altro brutto se stesso, si spera per sempre, e porta a casa il risultato – 7

CALLEJON Spesso, in fase di recupero, sbuca all’improvviso come se fosse nascosto. Da ala, due volte tira e due volte Cordaz gli nega il gol. Magnifico quel velo per Insigne e sui tagli c’è da prendersela solo con Martella che lo tampina senza pietà – 7

MERTENS Sbarea per quasi novanta minuti senza sbocchi di rilievo. Al 13’ del secondo tempo persino Sampirisi, con quel cognome da scrittore italo-americano degli anni Cinquanta, riesce ad anticiparlo. Malissimo, infine, sulle punizioni. È il peggiore (e ovviamente Sarri ha già annunciato all’intero orbe terracqueo che più giocherà male più non lo sostituirà) ma stasera non si mettono voti sotto il sei – 6

ROG dal 43’ del secondo tempo. Cara Ilaria è tempo che gli intellettuali, i politici, i professionisti – insomma la classe dirigente di questa città –  si mobilitino e facciano un appello per fargli giocare una partita intera in campionato. Il concetto sarrita di insostituibili talvolta non si abbina con la tanto invocata meritocrazia – 6

INSIGNE Leviamoci subito il pensiero e diciamo le cose buone che ha fatto. Appena due: una girata al volo deviata dal solito Cordaz e una traversa. Detto questo, sbaglia talmente tanto, tra passaggi imprecisi, mosci o troppo lunghi, che si prova un po’ di antica irritazione – 6

ZIELINSKI dal 22’ del secondo tempo. Appena entrato si beve tutta la fascia sinistra e si procura un fallo. Lucido e concreto – 6,5

SARRI È campione d’inverno e non è la prima volta. Chiude un anno da record in cui domina la Grande Bellezza del suo calcio. Tantissimi pregi, la testa nostra sotto i suoi piedi, e due grandi limiti: il suo carattere, talvolta ottuso, e la gestione tormentata dei titolarissimi – 8

ARBITRO MARIANI Zenga reclama il Var ma lui fischia benissimo. Suvvia, siamo clementi con gli arbitri in una giornata del genere. Buona fine e buon inizio a tutti – 6

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